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Caduta inaspettata della produzione industriale italiana, la causa è nei consumi

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A febbraio 2023 la produzione industriale in Italia è scesa dello 0,2% rispetto al mese precedente, dopo un calo dello 0,5% a gennaio, corretto al ribasso,  e mancando le aspettative del mercato di un aumento dello 0,5%.

La produzione è diminuita per i beni intermedi (-0,3% rispetto al -0,5% di gennaio), i beni strumentali (-0,9% rispetto al -1,7%) e i beni di consumo (-0,7% rispetto allo 0,8%). D’altra parte, la produzione di energia è aumentata dello 0,2%, dopo un aumento dello 0,1% a gennaio. Su base annua, la produzione industriale è diminuita del 2,3%, rispetto all’aumento dell’1,6% rivisto al rialzo del mese precedente. Ecco il relativo grafico a breve termine:

I problema è legato al calo nella produzione dei beni di consumo. Da alcuni miei contatti informali ho la sensazione, non scientifica, che il calo nel consumo dei beni non durevoli sia molto elevato e verrà ad essere registrato ufficialmente nei prossimi mesi. Positivo è la diminuzione nel calo della produzione dei beni d’investimento. Se poi passiamo all’analisi degli andamenti dei singoli settori, il risultato è il seguente:

Impressionante il calo nella produzione di carta e stampa, il 15,9% su base annua, del resto tipico delle attività energivore come le cartiere. Un andamento simile lo ha il settore chimico, anch’esso energivoro . Al contrario i farmaceutici vedono un aumento di oltre il 19% su base annua.

 

 


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