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Brusco calo degli ordini industriali in Germania, mentre la BCE aumenta i tassi

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Quando si cerca con insistenza la crisi, alla fine la si può trovare, e vediamo i primi segnali in proposito. Gli ordini di fabbrica in Germania hanno subito un brusco calo del 10,7% nel mese di marzo 2023, invertendo la tendenza rispetto all’aumento del 4,5% rivisto al ribasso di febbraio, e superando di gran lunga le aspettative di un calo del 2,2%. Si tratta del più grande calo degli ordini industriali dall’apice della pandemia di coronavirus nell’aprile 2020. Il calo è stato guidato da una contrazione del 47,4% degli ordini per la costruzione di veicoli vari, che comprende la costruzione di navi, veicoli su rotaia, aerei, veicoli spaziali e veicoli militari, dopo un’impennata del 55% a febbraio. Escludendo gli ordini su larga scala, a marzo si è registrato un calo del 7,7%. Anche gli ordini di autoveicoli e parti di autoveicoli hanno subito un calo significativo, pari al 12,2%, mentre gli ordini di beni strumentali sono scesi del 14,1% e quelli di beni intermedi del 7,5%. Gli ordini di beni di consumo sono invece aumentati dell’1,2%. Gli ordini dall’estero sono crollati del 13,3%, quelli dall’area euro del 10,8%, mentre gli ordini interni hanno subito una contrazione del 6,8%. Ecco il relativo grafico

Il calo è il più forte se escludiamo il periodo del covid. Interessante il calo che interessa gli altri mezzi di trasporto, quasi a segnalare che la fiammata per la produzione dei mezzi militari per l’Ucraina non c’è, oppure si è già esaurita. Anche il settore auto, il fiore all’occhiello della Germania, patisce potentemente. Tengono solo i beni di consumo, per ora,

Dato che questi dati non sono abbastanza negativi la BCE ha pensato bene di seguire la FED e di fare una stretta di un quarto di punto sui tassi di interesse. Una mossa così prevista e prevedibile che non l’abbiamo neppure commentata…

Certo l’inflazione è alta, ma sappiamo che è importata, per cause legate a fattori energetici, mentre quella core si mantiene bassa. Sembra che o la BCE voglia punire i consumi sono a ridurre la domanda di energia, operazione incredibilmente dolorosa dal punto di vista sociale, oppure che non sappia cosa fare in realtà e si limiti a fare ammuina economica. Intanto i tassi alti abbattono gli attivi delle banche commerciali e incrementano le insolvenze, in attesa che la crisi bancaria passi da questo lato dell’Oceano.

 

 

 

 

 

 


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