Economia
Brevissima guida su inflazione al consumo, alla produzione deflattore del PIL
`
In questo breve pezzo introduttivo, parte delle “Guide” di Scenarieconomici, cercheremo di spiegare molto brevemente cosa sia l’inflazione, come viene calcolata, cosa comprende e quali sono le sue conseguenze. Inoltre, ti parlerò della differenza tra il deflatore del PIL e l’indice dei prezzi al consumo (IPC), due indicatori che misurano l’inflazione in modi diversi. Infine, ti introdurrò il concetto di inflazione dei costi di produzione, una forma di inflazione che dipende dai fattori che incidono sul costo di produrre beni e servizi.
L’inflazione è il fenomeno economico che si verifica quando il livello generale dei prezzi aumenta nel tempo. Questo significa che, a parità di reddito, il potere d’acquisto delle persone diminuisce e occorre una maggiore quantità di denaro per acquistare la stessa quantità di beni e servizi. L’inflazione si misura attraverso dei tassi percentuali che esprimono la variazione dei prezzi in un determinato periodo di tempo (ad esempio, mensile o annuale).
Per calcolare l’inflazione si utilizzano degli indici che aggregano i prezzi di un paniere di beni e servizi rappresentativi del consumo medio delle famiglie. Il più noto è l’indice dei prezzi al consumo (IPC), che misura il livello dei prezzi di tutti i beni e i servizi acquistati dai consumatori. L’IPC si basa su un’indagine statistica che rileva i prezzi di circa 1.000 prodotti in diverse città italiane. L’IPC viene poi ponderato in base alla spesa media delle famiglie per ciascun prodotto, in modo da riflettere l’importanza relativa dei diversi beni e servizi nel consumo.
Tuttavia, l’IPC non è l’unico indice che misura l’inflazione. Un altro indicatore importante è il deflatore del PIL, che misura il livello dei prezzi di tutti i beni e i servizi prodotti nell’economia, indipendentemente da chi li acquista. Il deflatore del PIL si ottiene dividendo il PIL nominale per il PIL reale e moltiplicando per 100. Il PIL nominale è il valore dei beni e dei servizi prodotti a prezzi correnti, mentre il PIL reale è il valore dei beni e dei servizi prodotti a prezzi costanti, cioè riferiti a un anno base.
La differenza tra il deflatore del PIL e l’IPC sta nel fatto che il primo include anche i beni e i servizi acquistati dalle imprese o dalla pubblica amministrazione, mentre il secondo si limita a quelli acquistati dai consumatori. Inoltre, il deflatore del PIL tiene conto anche dei cambiamenti nella composizione e nella qualità dei beni e dei servizi prodotti, mentre l’IPC si basa su un paniere fisso. Questo significa che il deflatore del PIL può essere più sensibile alle variazioni dell’offerta e della domanda nell’economia. Inoltre il deflattore si basa su beni e servizi prodotti internamente, mentre il CPI comprende tutti i beni venduti al consumatore compresi nel paniere, quindi anche quelli importati. Per fare un esempio la benzina rientra completamente nel CPI, ma nel deflattore rientra solo per la parte di lavorazione interna o prodotta a livello nazionale, non per la materia prima importata.
In qquesto grafico vedete l’andamento dell’inflazione, che normalmente è calcolato in percentuale sul periodo precedente, e il deflattore del PIL, che è calcolato sulla base di un valore di riferimento pari a cento (dati tradineconomics)
Un’altra forma di inflazione è quella dei costi di produzione, che si verifica quando aumentano i fattori che incidono sul costo di produrre beni e servizi, come ad esempio i salari, le materie prime, l’energia o le tasse. Questo tipo di inflazione si trasmette ai prezzi finali dei beni e dei servizi, riducendo i margini di profitto delle imprese e la competitività dell’economia. L’inflazione dei costi di produzione può essere causata da shock esterni (ad esempio, una crisi petrolifera o una guerra commerciale) o da dinamiche interne (ad esempio, una forte domanda di lavoro o una politica fiscale espansiva).
Spero di averti chiarito cosa è l’inflazione, come viene calcolata, cosa comprende e quali sono le sue conseguenze. Ti ricordo che puoi approfondire questi argomenti consultando le seguenti fonti:
Italia – Deflatore del PIL | 1991-2023 Dati | 2024-2025 Previsione https://it.tradingeconomics.com/italy/gdp-deflator
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.
Pingback: Germania: calano ancora i prezzi alla produzione. Deflazione sempre più vicina
Pingback: Scenari Economici
Pingback: Germania: tutti più poveri? Calano le vendite al dettaglio e anche l'inflazione
Pingback: Inflazione: la Banca centrale austriaca la vede come una serie di onde in uno stagno
Pingback: La Cina prosegue in deflazione sempre più secca. La ripresa post covid a rischio
Pingback: Italia verso la deflazione: inflazione negativa mese su mese. Altro che crescita
Pingback: Germania: inflazione sotto controllo o è solo recessione in arrivo?
Pingback: Jerome Powell non vede ragioni per ridurre i tassi, per ora. Perché la BCE dovrebbe agire diversamente
Pingback: L'Inflazione riprende a crescere negli USA. La Federal Reserve nei guai
Pingback: Cina, al contrario degli USA, hanno un'inflazione ai minimi termini
Pingback: L’Inflazione riprende a crescere negli USA. La Federal Reserve nei guai - bankimpresanews.com
Pingback: Germania: dati un po' migliori su inflazione e vendite. Che farà la BCE?
Pingback: Turchia: il tasso d'interesse reale è del -15%. Il debito non fa paura, l'inflazione si.
Pingback: USA: inflazione in calo, nonostante le attese di un rialzo. Rallentamento economico?
Pingback: L'avidità è stata alla base dell'inflazione europea, ma le cose stanno cambiando
Pingback: Francia: inflazione giù, ma crescita al ribasso, e l'occupazione non entusiasma
Pingback: L'inflazione nell'area euro cala ben al di sotto del 2%. Un problema più difficile
Pingback: Inflazione USA: brutte notizie ad Ottobre con un rimbalzo dai minimi
Pingback: Scenari Economici