Seguici su

Economia

Borghi pone un’interessante domanda a Draghi, ma resta senza risposta. Chissà come mai

Oggi Mario Draghi ha magnificato le prospettive future di una UE che punta su consumi e investimenti, ma si dimentica di rispondere al Senatore Claudio Borghi

Pubblicato

il

Il Senatore Claudio Borghi ha posto una domanda molto interessante oggi, durante l’audizione congiunta multi-commissione all’ex presidente della BCE e del Consiglio italiano Prof. Mario Draghi.

Questi ha parlato dei suoi grandi piani d’investimento europeo, della necessità di una UE più unita, di aumentare i consumi e così ridurre il surplus esterno, di maggior benessere dei cittadini. Ha anche criticato fortemente quello che si è fatto negli ultimi venticinque anni: cioè l’austerità e la compressione delle remunerazioni e dei consumi. Bellissimo, tutto bellissimo.

Torniamo alla domanda del Sen. Borghi. Questa era molto interessante, ma  non ha ottenuto risposta. Leggetela, e capirete il perché:

Vedo con gioia che qui si parla di più deficit e più debito per la carità comune. Cosa è successo per arrivare a queste conclusioni rispetto a una famosa lettera che porta la sua firma, dove invece si diceva che l’obiettivo per un paese che all’epoca, ricordo, aveva il 119% di debito su PIL, rispetto all’attuale, richiedeva meno deficit e meno debito e il pareggio di bilancio?

Quindi, per carità, sono molto contento se certi errori del passato vengono corretti e si arriva a un percorso più virtuoso o più logico rispetto alla gestione delle finanze pubbliche. Penso che sarebbe opportuno, in certi casi, dire quando e perché si era sbagliato. Io ho sbagliato tante volte nella mia vita e quindi, magari, ricordare che si era su delle strade molto sbagliate, che venivano imposti limiti e vincoli ai paesi in modo antidemocratico, perché una lettera di una banca centrale non è esattamente il massimo della democrazia, e che poi alla fine non hanno portato i risultati sperati, ma anzi andavano esattamente nel senso contrario.

Ricordiamo quando il professor Monti attuò quello che lei aveva chiesto: il risultato per il debito non fu particolarmente utile. Ricordiamo che il crollo del PIL a seguito di quel consolidamento fiscale portò a livelli molto più alti il livello del debito/PIL. Quanto alla difesa comune, mi sembra un po’ strano vedere che questa necessità incredibile di difesa comune venga decisa quando il principale attore, in questo momento, delle discussioni europee sulla difesa è la Gran Bretagna. Quindi, l’unico paese che è uscito dall’Unione Europea, in questo momento, ha il pallino in mano sulla gestione della difesa e, ovviamente, non si sogna neanche di fare debito comune per la difesa. Quindi, non è che forse stiamo chiedendo una cosa che, anche in questo caso, non è necessaria?

Perché, sa, com’è, la difesa comune poi deve essere comandata da qualcuno e io sinceramente l’idea che mio figlio vada su un campo di battaglia per una guerra decisa magari da Macron non è esattamente la prima delle mie future aspirazioni. Per cui, insomma, l’idea della difesa comune, dell’esercito comune, è una cosa che io considererei con molta prudenza.

E sinceramente, anche la questione delle bollette che lei giustamente ha citato e che credo che effettivamente sia una priorità, beh, quando lei era presidente del consiglio, in quel momento si è avuto il massimo della salita dei prezzi del gas e il massimo della salita dei prezzi delle bollette. Dall’altra parte c’era la Francia, la Francia con una legge ha limitato la crescita delle bollette al 4%. Per ottenere questo, ha nazionalizzato EDF perché, ovviamente, la perdita derivante da una mini salita delle bollette, che ha tutelato le famiglie francesi, da qualche parte doveva essere pagata. Perché lei non ha pensato a tutelare gli italiani e le bollette degli italiani in quel modo quando era presidente del consiglio? E ancora adesso, questa gestione delle bollette, crede che anche in questo caso, a livello comune, si riuscirà a convincere i francesi che godono di questo limite?

E Draghi non rispose.


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito


E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento