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Attentato a Bruxelles: si dimette il ministro della giustizia belga. Non ha estradato l’attentatore in Tunisia

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Secondo le informazioni di Libération, il ministro della Giustizia belga, Vincent Van Quickenborne, ha scelto di dimettersi in seguito all’attacco terroristico perpetrato a Bruxelles, lunedì 16 ottobre, da un tunisino radicalizzato presente illegalmente sul territorio. “È una colpa individuale, monumentale e inaccettabile”, ha affermato venerdì 20 ottobre sera.

Il motivo: il ministro ha spiegato di aver appreso, venerdì, che la Tunisia aveva chiesto nell’agosto 2022 l’estradizione dell’autore dell’attentato, Abdesalem Lassoued. Una richiesta che poi non è stata presa in considerazione dal ministero della giustizia, permettendo quindi all’immigrato di permanere sul territorio belga sia al giorno dell’attentato indisturbato. Di fronte a questa constatazione, Vincent Van Quickenborne ha deciso di assumersi la responsabilità e si è dimesso.

Si tratta di un caso più unico che raro in Europa di un funzionario pubblico, un ministro, che si prende la responabilità dell’inefficienza del proprio ministero e dà le dimissioni. Se l’esempio di dimettersi a fronte dei propri errori fosse seguiro anche dalla magistratura rinnoveremmo l’ordine giudiziario ogni 24 mesi.

Abdesalem Lassoued era un individuo già noto alle autorità belghe per alcuni crimini, tra cui minacce di morte rivolte a un richiedente asilo, come confermato dai tribunali. Tuttavia non figurava nel database dell’OCAM, l’agenzia federale responsabile dell’analisi della minaccia terroristica. Dopo l’attentato, che ha provocato due morti (due svedesi), Vincent Van Quickenborne ha semplicemente rivelato che il Belgio era stato informato nel 2016 da un servizio di polizia straniero del profilo radicalizzato di Abdesalem Lassoued, senza che si potesse parlare di precedenti terroristici. Prima di chiedere asilo in Belgio, dove affermava di essere arrivato alla fine del 2015, il tunisino aveva presentato richieste simili in Norvegia, Svezia e poi in Italia, ma ciascuna di queste richieste era stata respinta.

Marine Le Pen chiede le dimissioni del ministro degli interni francese Darmanin

Stamane, fonti vicine al caso hanno annunciato che giovedì a Nantes è stato arrestato un individuo e che l’arresto era legato all’indagine aperta in Belgio. La Procura nazionale antiterrorismo francese (PNAT) ha dichiarato venerdì sera di aver avviato un’indagine su un’associazione criminale terroristica, in risposta alle informazioni trasmesse dalle autorità giudiziarie belghe riguardo a questo attacco.

Marine Le Pen, presidente del gruppo RN all’Assemblea nazionale, in viaggio verso il Nord, a Hénin-Beaumont, domenica 15 ottobre, è intervenuta dopo l’attentato di Arras. Ha poi incoraggiato il ministro degli Interni, Gérald Darmanin, ad assumersi le proprie responsabilità. Secondo lei deve dimettersi.


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