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Aramco si espande e vuole diventare un player energetico globale

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Saudi Aramco, la principale compagnia nazionale di petrolio e gas al mondo, ha potenziato la propria attività di investimento con l’annuncio dell’acquisizione di una quota di minoranza nella MidOcean Energy con sede negli Stati Uniti, di proprietà di EIG, un importante investitore istituzionale nei settori dell’energia e delle infrastrutture.

Questo sviluppo ha colto molti di sorpresa perché l’investimento avviene all’estero, pure essendo la penisola arabica ricchissima di gas e petrolio e viene a configurare Aramco come una INOC, una “International national oil company”, una società petrolifera nazionale che si espande internazionalmente.

L’acquisizione, stimata in 500 milioni di dollari, coinvolge una quota di minoranza e la percentuale esatta rimane sconosciuta in attesa di un rapporto completo. Attualmente, MidOcean Energy si sta assicurando interessi in quattro progetti GNL australiani, con indicazioni che ulteriori acquisizioni siano all’orizzonte. Dato che EIG, proprietario di MidOcean Energy, ha già investito ben 45,1 miliardi di dollari nel settore energetico attraverso 400 progetti o aziende in 42 paesi in sei continenti, tali piani di espansione sono del tutto plausibili. I principali sostenitori finanziari dell’EIG includono fondi sovrani, banche internazionali e fondi pensione.

In particolare, Aramco ed EIG non sono nuovi alla collaborazione, avendo fatto parte di un consorzio che ha acquisito una partecipazione del 49% in Aramco Oil Pipelines Company, una controllata di Aramco, nel 2021. Questo investimento nel GNL globale segna l’incursione di Aramco nei settori non petroliferi. settori correlati, riflettendo l’ambizione dell’azienda di diversificare il proprio portafoglio. Inoltre, Aramco detiene un’opzione per aumentare in futuro la propria partecipazione complessiva in MidOcean Energy.
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L’amministratore delegato di Aramco, Amin Nasser, ha sottolineato l’importanza strategica di questa acquisizione, affermando: “Prevediamo una forte crescita guidata dalla domanda per il GNL mentre il mondo continua nel suo percorso di transizione energetica, con il gas che è un combustibile vitale e una materia prima in vari settori. Crediamo che il gas sarà importante per soddisfare il crescente bisogno mondiale di energia sicura, accessibile e più sostenibile”.

 

Inoltre, il presidente Upstream di Aramco, Nasir Al Naimi, ha indicato che questa acquisizione è solo il passo iniziale nel perseguimento di un ruolo di primo piano a livello globale nel settore del GNL. Ciò suggerisce la possibilità che Aramco espanda la propria partecipazione azionaria in MidOcean Energy ed esplori nuove opportunità in tutto il mondo. È ipotizzabile una collaborazione con EIG, un attore ben radicato nel settore con esperienza nella gestione dei fondi sovrani arabi e delle NOC.

Parallelamente, Aramco ha avviato trattative per un investimento multimiliardario nel settore della raffinazione cinese. Sono in corso colloqui con la Jiangsu Eastern Shenghong Co. ed entrambe le parti hanno firmato un accordo quadro di cooperazione. Questo accordo apre la strada ad Aramco per acquisire potenzialmente una partecipazione strategica del 10% nel Jiangsu Shenghong Petrochemical Industry Group (Shenghong Petrochemical), una consociata interamente controllata da Eastern Shenghong.

La transazione è soggetta alla due diligence e alle approvazioni normative. Shenghong Petrochemical possiede e gestisce una raffineria integrata e un complesso petrolchimico da 320.000 barili al giorno, un complesso da metanolo a olefine e derivati e un impianto di produzione di acido tereftalico purificato attraverso le sue filiali interamente controllate. L’intenzione di Aramco è quella di fornire petrolio greggio e potenzialmente altre materie prime a Shenghong Petrochemical esplorando al contempo la partecipazione a un grande progetto di espansione.

Quindi Saudi Aramco vuole affermarsi come qualcosa di più di una società petrolifera saudita, volendo diventare un player mondiale nel settore energetico anche al di fuori del Medio Oriente, espandensodi negli USA, in Australia e in Cina. Le risorse finanziarie a sua diposizione renderanno più realizzabile questo obiettivo che permetterà al Regno di rimanere  rilevante anche quando le risorse saudite inizieranno a declinare. 

 


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