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Anche il virologo Palù ormai parla di origine artificiale del Virus. Noi di Scenari lo diciamo da tempo, con tanto di probabili responsabili

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Recentemente sul Corriere il presidente dell’Agenzia Italiana per il Farmaco, Giorgio Palù, che è anche un virologo, ha messo in evidenza come ci siano sempre  più prove dell’origine artificiale del Covid-19. Che cosa ha detto Palù, ? ve lo proponiamo in questo breve estratto:

Lei ha contribuito a corroborare questa tesi (quella dell’origine artificiale), in un articolo recente. Quali sarebbero le nuove prove?
«È suggestivo un dato, che andrà comunque confermato da ulteriori verifiche di altri ricercatori. Il ceppo prototipo di Wuhan, quello che ha cominciato a manifestarsi in Cina con forme gravi di polmonite, e tutte le varianti che ne sono derivate, anche quelle considerate non interessanti nella classificazione internazionale, presentano una caratteristica affatto peculiare. Nel gene che produce la proteina Spike (quella che il virus utilizza per agganciare la cellula da infettare), appare inserita una sequenza di 19 lettere appartenente ad un gene umano e assente da tutti i genomi dei virus umani, animali, batterici, vegetali, sinora sequenziati. La probabilità che si tratti di un evento casuale è pari a circa una su un trilione. Una sequenza essenziale perché conferisce al virus la capacità di fondersi con le cellule umane e di determinare la malattia».

Quindi qualcuno ha messo volontariamente e specificamente un pezzo del DNA umano nel virus del Covid-19. Non un caso, ma una mossa voluta, un innesto provocato. Questo non significa che la diffusione del Covid sia stata voluta: quello che è più probabile è che si sia trattato di un errore, di una fuga involontaria.

Ci sono voluti mesi prima che questa ipotesi arrivasse nelle prime pagine dei giornali italiani che prima prendevano in giro o umiliavano che faceva affermazioni del genere.  Noi già dal giugno – settembre 2021 avevamo fatto diversi articoli sulla materia. Avevamo pubblicato un articolo, basato su documenti ufficiali resi noti attraverso le norme USA di trasparenza, nel quale ponevamo in luce come il NIH, collegato al dottor Anthony  Fauci, il consulente capo di Biden sul covid,  avesse finanziato la Ecohealth Alliance di Peter Daszak per compiere degli esperimenti con l’uso di Chimere virali e topi “Umanizzati” proprio nel laboratorio di Wuhan, il tutto partendo dai coronavirus dei pipistrelli. Non solo, avevamo riferito di una richiesta al DARPA, l’ente per la ricerca del ministero della difesa USA, di finanziamento di un progetto quasi identico proveniente sempre dalla EcoHealth Alliance di Daszak. Ancora prima avevamo pubblicato un articolo con il video  in cui lo stesso Daszak si vantava di poter creare dei virus mortali. Ora appare strano che Fauci finanzi la ricerca di Dszak proprio a Wuhan e che , casualmente, il covid-19 venga a svilupparsi proprio nell’area in cui sono state fatte queste ricerche. Eppure, nonostante questo, non sono state ancora compiute ricerche penali serie e approfondite sulle responsabilità di EcoHealth Alliance e dei suoi finanziatori. Tutto viene seppellito nel silenzio.


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