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Zero Gas a Mallnow: la Russia ha piegato la UE senza sparare un colpo

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Prima la notizia, poi il commento. Questa mattina il flusso di gas russo attraverso uno dei principali canali, quello del metanodotto Yamal che transita attraverso il centro di compressione di Mallnow, si è arrestato. 

Addirittura il flusso di gas ha preso direzione inversa, fluendo in Polonia dalla Germania, visto che, evidentemente, non c’era flusso dalla Bielorussia alla Polonia. Secondo il gestore della rete del gas slovacco Eustream, le candidature al valico di Velke tra l’Ucraina e la Slovacchia nel frattempo sono scese di circa 5 milioni di mc nel giorno a 84,5 milioni di mc/giorno.

In risposta, il contratto TTF olandese del primo mese è stato visto in rialzo di 10,68 EUR a 157,61 EUR/MWh. In precedenza ha toccato un massimo di quasi 11 settimane di 158,20 EUR/MWh. Siamo a massimi unici mai visti prima

Lunedì la russa Gazprom ha prenotato solo leggermente più capacità di transito del gas verso le destinazioni europee per gennaio, accentuando le preoccupazioni per la carenza di approvvigionamento quest’inverno, con i livelli delle scorte regionali ancora ben al di sotto delle norme stagionali.

Secondo i dati di Gas Infrastructure Europe, lo stoccaggio del gas in tutta Europa è stato osservato per ultimo a meno del 60% della capacità, rispetto al 78% di un anno fa. I prezzi rischiano di andare alle stelle anche perchè siamo vincini al massimo.

Gazprom si chiama fuori, affermando che sta facendo fede ai contratti e la Russia nega di avere alcuna responsabilità, intanto però il gas non arriva e i prezzi vanno alle stelle. Che sia la Bielorussia? Che sia tutto un trucco? Intanto il gas non arriva.

La Russia ha piegato tutto l’Europa Occidentale senza mandare un carro armato né sparare un colpo di fucile. Alla fine è bastato imporre la propria politica energetica tramite la Germania (dobbiamo ricordare il ruolo dell’ex cancelliere Schroeder in Nord Stream 2), rendendo, anche con la scusa “Green”, tutta l’unione serva della propria fornitura energetica. Quello che sta accadendo non è altro che la plastica dimostrazione dell’impotenza della UE, cercata e fatta pagare sulla pelle dei cittadini. Putin ride, giustamente, per la stupidità di Bruxelles. Perché solo gli stupidi non cambiano mai idea.


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