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Vendite al dettaglio in Germania, Italia e Grecia. Ovvero si stava meglio quando si stava peggio

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@Canalesovranista  ha rielaborato i dati Eurostat sulle vendite al dettaglio comparate in diversi paesi europei a partire dal 2000 ad oggi. I risultati, che coinvolgono Germania, Italia, Grecia, Spagna e Euro Area li vedete qui graficamente rappresentati.

Ricordiamo che le vendite al dettaglio sono il vero, unico, indice del benessere dei cittadini. Gli acquisti di beni primari o voluttuari mostrano la capacità delle famiglie di far fronte ai propri bisogni materiali, e se questo non fa la felicità, almeno aiuta. I valori sono parametrati dando il valore 100 di riferimento all’anno 2000. Analizzando questi dati si evince che:

  • la Grecia è stata disastrata dall’ultimo ventennio, con consumi che sono del 10% inferiori rispetto al 2000 e del 35% in meno rispetto al picco del 2008. Sicuramente i greci hanno visto un calo sensibile del loro benessere;
  • l’Italia e la Spagna hanno visto un calo del 5% delle proprie vendite al dettaglio, con la differenza che, mentre la Spagna ha vissuto una primavera di benessere che l’Italia, in realtà, non ha mai avuto
  • L’andamento della Germania e dei paesi non mediterranei dell’Euro è stato diverso ed ora possono godere di un aumento delle vendite al dettaglio del 20%

Quindi l’Italia e il Mediterraneo in generale sono stati duramente puniti dalla moneta unica, mentre quelli nordici ne hanno solo avuto dei vantaggi, a dimostrazione che non si può fare una moneta unica senza un’unica struttura economica, senza causare profondi e durevoli squilibri.


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