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USA: il Crollo del mercato è ormai evidente

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I dati sul mercato immobiliare USA sono ormai chiari: si va verso una crisi. I nuovi cantieri abitativi negli Stati Uniti sono crollati del 9,6% mese su mese, raggiungendo un tasso annualizzato di 1,446 milioni di unità nel luglio 2022, il più basso dal febbraio 2021 e ben al di sotto delle aspettative del mercato di 1,54 milioni. Il settore immobiliare si è raffreddato a causa dell’impennata dei prezzi dei materiali e dell’aumento dei tassi ipotecari. Gli avviamenti di abitazioni monofamiliari sono scesi del 10,1% a 916 mila, il livello più basso da giugno 2020, mentre gli avviamenti di unità in edifici con cinque o più unità sono scesi del 10% a 514 mila. Gli avviamenti sono diminuiti nel Midwest (-33,8% a 139 mila), nel Sud (-18,7% a 710 mila) e nell’Ovest (-2,7% a 367 mila), ma sono aumentati nel Nord-Est (65,5% a 230 mila). I dati di giugno sono stati rivisti leggermente al rialzo, con un tasso di 1,599 milioni di unità rispetto al precedente 1,559 milioni di unità.

Come vedete siamo tornai al livello di nuovi del 2019, precedente alla fiammata legata alla riduzione dei tassi della FED proprio di quel periodo. Se la Banca centrale USA voleva distruggere l’eccessivo boom del settore immobiliare USA, , ci è riuscita.

Questi non sono gli unici dati negativi. Come sottolinea Wolfstreet il Census Bureau ha riferito che le vendite di nuove case unifamiliari sono crollate del 17% rispetto a un anno fa e sono appena al di sopra del minimo storico dell’aprile 2020. La National Association of Homebuilders ha riferito che il suo indice di traffico pedonale di potenziali acquirenti di nuove case è crollato a giugno ed è ora sceso a livelli che non si vedevano dal 2014, se non durante le serrate di marzo e aprile. Il traffico è un’indicazione dell’interesse degli acquirenti, e gli acquirenti hanno perso interesse, almeno a questi prezzi.

I costruttori hanno reagito tagliando i prezzi: Il 13% dei costruttori ha ridotto i prezzi delle case a giugno per incrementare le vendite “e/o limitare le cancellazioni”, secondo la National Association of Homebuilders, In base ai dati del Censimento, i prezzi delle nuove case sono crollati del 12% nei due mesi di maggio e giugno, poiché i costruttori stanno cercando di vendere le scorte che si stanno accumulando. ma non è detto che questa mossa sia sufficiente.

La caduta del settore immobiliare porterà ad un calo dell’attività economica, ma anche a una riduzione della spinta inflazionistica. La scommessa è che l’impiego si riduca meno rispetto al calo dell’inflazione. Se non fosse così sarebbe il segno che la politica economica della FED e del governo hanno fallito il loro obiettivo.


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