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Crisi

Un paese al fallimento non ha squadre di calcio vincenti: dedicato a chi tifa per l’EUropa tedesca (e dunque non si va in Russia, tanto è sotto embargo…)

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Nord Corea – Italia : 1 -0

C’è una regola abbastanza affidabile: vittorie ricorrenti nello sport arrivano quando un paese funzione, nel caso del calcio quando l’economia “tira” almeno in certi settori in cui il Paese rappresentato eccelle. Questo vale certamente per l’Italia: i 4 mondiali di calcio vinti sono arrivati a seguito di grandi miglioramenti differenziali a livello economico. Anche il mondiale del 1982 in Spagna arrivò a seguito dell’aggancio della ripresa made in USA con Reagan, come quasi sempre accade con i Repubblicani al potere l’Italia trova affinità quanto meno economica con il  colosso d’oltreoceano. Stesso discorso vale certamente per i mondiali pre-bellici dove la crescita innescata dalle conquiste fasciste – prima di fare la follia di seguire Hitler – avevano dato nuova linfa alla speranza italica di crescita.

La ratio vale anche per il mondiale del 2006, quando l’Italia era il darling europeo degli anglosassoni, con la proficua guerra in Iraq mentre Germania e Francia arrancavano nel Vecchio Continente, incazzate con gli italiani troppo filo USA (ce l’avrebbero fatta pagare 4 anni dopo, ndr). Tutto sommato anche per Italia ’90 si poteva vincere, l’economia italiana pre-Tangentopoli tirava alla grande, si ricordino anche i trionfi sportivi del venerato Moro di Venezia figlio di Montedison, azienda poi svenduta ai francesi per via di una tangente pagata alla magistratura milanese (leggasi, al giudice Curtò e consorte Antonia Di Pietro). Anche in USA 1994 si ebbe molta sfortuna, si poteva vincere sulle ali della grande svalutazione della lira che aveva portato una fiammata di crescita economica – con ottimismo al seguito – nel Belpaese, l’illusione speranzosa mal riposta della scellerata entrata nell’euro prossima ventura are ancora là da venire.

Oggi l’Italia è letteralmente annichilita dallo schema che la Germania ha imposto attraverso l’euro, un piano per affosssare il più grande alleato USA non anglosassone in Europa. Dunque, mica volete che oggi si vinca un mondiale di calcio? Peggio, l’Italia è prossima al fallimento economico (detto in plain italian), nei piani franco-tedeschi il prossimo anno arriverà la Troika per disporre degli assets nazionali più preziosi, in presenza di una classe politica nazionale NON ELETTA che fa da 4 governi gli interessi stranieri e NON quelli italiani.

Dunque, un paese al collasso, prossimo al fallimento, con l’INPS che deve attingere per oltre 100 mld di euro annui ai bilanci statali per non fallire, con crescita del PIL nulla o quasi, con centinaia di migliaia di disperati che arrivano sulle coste – e bisogna anche mantenerli (la sinistra in realtà dice che costoro saranno il futuro, c’è da crederle, davvero…) -, con le tasse più alte d’Europa per le imprese, un paese così pensate davvero che possa vincere i mondiali? Nemmeno per sogno.

Anzi, la logica direbbe che – per le condizioni economicamente disperate in cui l’Italia è oggi, prossima all’arrivo della troika – NON dovrebbe nemmeno qualificarsi per il girone finale.

Infatti or ora stiamo faticando con la Svezia, vuoto per pieno sarà molto difficile qualificarsi. Ben inteso, da italiano spero di sbagliarmi, ma obiettivamente anche se si dovesse passare il turno con questa squadra non si andrebbe lontano.

Personalmente vedo l’uscita dell’Italia dal girone finale dei mondiali di calcio come la Nemesi, la giusta punizione per un paese cantato da Dante quale regno dell’ignavia, mai definizione fu più azzeccata.

NEL 1966 LA SCONFITTA CON LA COREA FERMO’ L’INVASIONE DEI CALCIATORI STRANIERI IN ITALIA CONCENTRANDOSI SUGLI ITALIANI, PORTANDO IN DOTE IL MONDIALE 15 ANNI DOPO. OGGI CHE FARA’ L’ITALIA? Oggi che anche i giovani italiani scappano…

Ora, precisamente in questo contesto mi piacerebbe sapere se qualcuno che difende a spada tratta questa EUropa della moneta unica ha anche il coraggio di incazzarsi se l’Italia non dovesse qualificarsi per i Mondiali russi. Vado oltre, ad esempio il Milan del Cavaliere vinceva perchè l’economia tirava, perchè il Cavaliere fu un grande condottiero sportivo, perchè c’erano delle nicchie con enorme valore associato che permettevano al calcio italiano di eccellere. Oggi c’è qualcosa o qualcuno che eccelle in Italia? Voi direte, la Ferrari o qualcosa del genere. Vero, ma allora dovreste tifare Olanda visto che la sede è là. Ovvero, le delocalizzazioni imposte da tasse altissime come conseguenza del rigore euroimposto ormai hanno lasciato il deserto economico (e sociale), un paese con bassi stipendi, dormitorio di vecchi, a forte emigrazione di italiani capaci e formati, serbatoio di manodopera a basso costo, con masse consumanti ma non rispramianti in quanto il valore aggiunto deve rimanere per forza oltre Gottardo. E tutto questo per preciso volere eurotedesco

Io ringrazio particolamente gli ultimi 4 primi ministri non eletti (Monti, Letta, Renzi, Gentiloni) per NON aver difeso il paese, avremo qualcuno con cui prendercela.

Sappiate che NON gioirò per l’eventuale mancata qualifica, spero anzi che l’Italia possa farcela. D’ogni modo non tutto il male vien per nuocere: se la mancata qualifica potesse essere utile a farvi capire che l’Italia è davvero nella cacca fino al collo – al contrario di quello che i media cooptati al potere europeo vogliono farvi credere, per tenervi tranquilli – , beh, questo sarebbe davvero un ottimo risultato.

Meglio di una vittoria sportiva.

MD


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