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Tutti i miliardari hanno investito nelle interfacce Computer- Cervello. Perché?

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Ai primi di dicembre, abbiamo riferito che le fondazioni sostenute da Bill Gates e Jeff Bezos (Gates Frontier e Bezos Expeditions) si sono unite ad altre aziende per investire 75 milioni di dollari in Synchron, l’azienda di interfacce endovascolari cervello-computer (BCI, Brain Computer Interface). Il progetto ricorda quello di  Elon Musk, la startup Neuralink, leader del settore delle interfaccia celebrali.

Ora  anche Peter Thiel, miliardario cofondatore di PayPal, ha investito  in una  startup pre esistente BCI, la Blackrock Neurotech dello Utah, che ha annunciato di voler richiedere presto l’approvazione della Food and Drug Administration. Cosa c’è dietro questa corsa popolare al sostegno delle aziende che vogliono connettere il cervello all’esterno?

Le BCI non sono del tutto nuove. Esistono infatti da circa 50 anni, anche se le loro origini erano primitive, come berretti con sensori pe manovrare semplici funzioni di computer, ma ora stanno evolvendosi molto rapidamente? “Ogni giorno c’è qualche favolosa, nuova, potentissima intuizione”, ha dichiarato a Business Insider Christopher Moore, neuroscienziato e direttore associato del Carney Institute for Brain Science della Brown University. “È semplicemente un piacere far parte di questo campo in questo momento”.

Gli investimenti dei miliardari sembrano essre  guidati da qualcosa di più delle applicazioni disponibili oggi, che sono per lo più mediche. Gli investitori guardano invece alle possibilità futuristiche che la tecnologia porta con sé. “Elon, Gates e Bezos sono sempre incuriositi da cose che potrebbero cambiare il gioco”, ha dichiarato a Business Insider Robert Nelsen, un investitore biotecnologico di Arch Venture Partners che ha investito in Neuralink e Synchron.

Synchron sta già aiutando persone affette da gravi patologie debilitanti a svolgere compiti che altrimenti non sarebbero alla loro portata. Business Insider ha parlato di Philip O’Keefe, un australiano a cui è stato impiantato il dispositivo Synchron nel 2020.

Nonostante sia affetto da SLA, O’Keefe può usare la sua mente per giocare online, scambiare messaggi WhatsApp e accendere e spegnere le luci di casa, tutto grazie alla BCI. “Tutto ciò che si può fare su un computer, lo posso fare anch’io”, ha recentemente dichiarato O’Keefe a Business Insider. “In questa fase sono un po’ più lento di voi, ma ho la possibilità di fare quasi tutto, se lo voglio”.

Ma le BCI non si limitano a dare movimento a chi ne è privo. Possono essere utilizzate per studiare il nostro cervello, creare super soldati e persino curare malattie come la depressione attraverso una stimolazione profonda. Se il cervello può comunicare con l’esterno, viceversa l’esterno può comunicare con in cervello. Le loro applicazioni sono numerose, varie ed estremamente potenti, e questo attrae chi vuole brama essere sempre più potente. 

“La gente pensa al cervello come al computer più avanzato che ci sia”, ha dichiarato a Business Insider Kurt Haggstrom, direttore commerciale di Synchron. “Quale persona tecnologica non vorrà imparare a sfruttarlo e a capire come funziona?”.

Prima che le BCI possano raggiungere il loro pieno potenziale, la strada da percorrere è ancora lunga. Per ora si concentrano sull’osservazione, l’interpretazione e il controllo dei dati, perché il cervello comunque è un computer molto diverso, e molto più complesso, rispetto a quelli costuiti dall’uomo. Perchè decodificare il computer celebrale umano, se non per programmarlo e controllarlo? Oppure per downlodare i suoi dati su un altro computer? Sono queste le finalità degli investimenti dei multimiliardari?


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