Seguici su

Esteri

Trump usa i volenterosi europei pro domo sua

Pubblicato

il

Faceva un pò sorridere la foto dei “volenterosi” Emmanuel Macron al centro, Keir Starmer al suo fianco, Friedrich Merz un pò defilato e Donald Tusk accanto a Volodimir Zelensky ( forse per accentuare  la sua estrema vicinanza, non solo geografica del suo paese all’Ucraina), seduti intorno al tavolo a Tirana con l’espressione da scolaretti modello, ad attendere le indicazioni del presidente Usa Donald Trump, che arrivavano via telefono dall’Air force one, di ritorno dalla missione in Arabia Saudita ed Emirati. In Italia si è subito creata una polemica sull’assenza a quel tavolo di Giorgia Meloni, che coerentemente come già fatto  Kiev, ha preferito non partecipare a quello che appare sempre più come un inutile balletto a favore di telecamere. Ma andiamo con ordine. Il presidente francese Emmanuel Macron, in caduta libera nei sondaggi in patria, e giunto ormai al suo ultimo mandato (per fortuna secondo quello che è il pensiero ricorrente della stragrande maggioranza dei francesi) sembra ormai puntare tutte le sue fiches sulla possibilità di ritagliarsi un ruolo da protagonista nelle trattative di pace sull’Ucraina, Un ruolo che in questi tre anni di conflitto non ha mai avuto e che forse nemmeno ha mai voluto dal momento che è stato sempre uno dei più attivi nel cercare, volontariamente o meno, di far naufragare qualsiasi spiraglio diplomatico che ponesse fine al conflitto.

Dopo quella umiliazione del 2022 subita a Mosca da Putin, quando fallì clamorosamente il suo  estremo tentativo di evitare lo scoppio del conflitto ( una figuraccia resa anche fisicamente evidente dal fatto che Putin costrinse il francese a sedersi ad enorme distanza da lui intorno ad un lunghissimo tavolo bianco al Cremlino), il presidente francese, preso dalla sua risaputa grande suscettibilità, l’ha giurata al premier russo, Fino a che alla Casa Bianca sedeva il vecchio Joe Biden, poteva aver gioco facile insieme agli altri pacifisti a parole come Boris Johnson, Olaf Scholz, Donald Tusk ed Ursula Von der Leyen, a perseguire il fole ed irrealistico sogno di aiutare l’Ucraina a vincere una lotta impari con il gigante russo. Qualche mese fa addirittura Macron aveva paventato anche la possibilità di mettere a disposizione l’ombrello delle testate nucleari francesi. Ora invece che alla Casa Bianca siede un signore che sembra voler davvero provare a mettere in piedi una trattativa, Macron, con grande coerenza, inventa la formula dei volenterosi pacifisti europei, per provare a far vedere che l’Europa conti ancora qualcosa.

Ma è evidente che Donald Trump, che ha praticamente cacciato il presidente francese dal suo colloquio con Zelensky in Vaticano, stia usando gli alleati europei a suo esclusivo vantaggio. Giorgia Meloni, per la quale invece la coerenza è una base della sua azione politica, preferisce non prestarsi ad una simile pantomima. Anche perché malgrado Macron abbia smentito la notizia, durante i colloqui si è parlato anche di invio di truppe in Ucraina, cosa a cui il nostro paese da sempre si è mostrata contraria come ha sostenuto anche ieri la premier in un comunicato alla stampa “Rispetto a questo dibattito sulla mancata presenza italiana nelle riunioni tra Gran Bretagna, Francia, Polonia, Germania e Ucraina, io devo ribadire una cosa che ho già spiegato diverse volte: e cioè l’Italia ha da tempo dichiarato di non essere disponibile a mandare truppe in Ucraina. Non avrebbe senso per noi partecipare a dei formati che hanno degli obiettivi sui quali non abbiamo dichiarato la nostra disponibilità. Credo che sia un fatto di chiarezza e di coerenza, e a chi si lamenta – l’opposizione per esempio – chiedo la stessa chiarezza e stessa coerenza, cioè ci si chiede di partecipare a questi formati perché dovremmo mandare le truppe in Ucraina o ci si chiede di partecipare a questi formati per fare una foto e poi dire di no? Perché in queste cose bisogna essere seri e io sono una persona seria, dopodiché ovviamente l’Italia, che ha sempre sostenuto l’Ucraina e continua a sostenere l’Ucraina, nell’ambito di quello che è stato deciso, in ambito UE e in ambito NATO continua a partecipare a tutti gli altri tavoli, a tutti gli altri livelli, a tutti gli altri format, a tutte le altre iniziative. Su questa iniziativa specifica noi non abbiamo dato la nostra disponibilità.”

Trump dal canto suo sembra voler utilizzare i cosiddetti volenterosi solo per suo mero interesse personale ed accoglie con favore la proposta europea di inviare truppe di interposizioni, cosa che lui di certo non ha minimamente intenzione di fare. Ecco perché allora questa polemica sul presunto isolamento del nostro paese al formato “telefono amico”, inaugurato da Macron che disperatamente cerca di mostrarsi in Europa, come il pacificatore ( per poi mostrarsi per quello che è, come quando qualche giorno ha palesato eventualità di dispiegare le armi nucleari in Polonia, al confine con la Russia) mentre non capisce di giocare solo per favorire i tentativi di Trump, che in caso di esito positivo si dimenticherà in un batter baleno dei volenterosi e assumerà su di lui tutti i meriti della conclusione di un accordo, e al limite accoglierà con grande favore il “ regalo di francesi, inglesi, tedeschi e polacchi, disposti a mandare truppe in Ucraina, al posto suo. 

Insomma Trump, alla fine con un paio di telefonate, in cui lui parla e gli altri ascoltano in religioso silenzio, si sarà preso tutti gli onori e avrà lasciato gli oneri della pace agli Europei. Se questo è quello che vogliono Macron & C, beh allora forse la scelta di Meloni di tirarsi fuori da quello che appare piu un balletto mediatico che un vero sforzo diplomatico, assumerà ben altro valore.


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito


E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento