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TESLA, OVVERO LA RIVOLUZIONE (O LA SPARIZIONE) DEL CONCESSIONARIO D’AUTO

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tesla showroom

Possiamo parlare senza problemi della Tesla, perchè non viene commercializzata in Italia… La casa automobilistica di Elon Musk è famosa soprattutto per la scelta di produrre autovetture esclusivamente elettriche, partendo dal “Model S” attualmente il produzione al “Model X” di prossima uscita, dall’utilizzo di tecnologie estremamente avanzate nella sua costruzione, alle fabbriche progettate per alimentarsi ad energia solare, ai megaimpianti di produzione delle batterie per permettere l’abbattimento dei costi unitari.

In realtà la Tesla ha imposto una rivoluzione alla distribuzione commerciale TESLA NON HA CONCESSIONARI, tagliando completamente la rete distributiva. Tesla infatti ha dei “Negozi” che sono delle semplici showrooms, di dimensioni piuttosto contenute. Al contrario di file e file di autovetture nuove ed usate fra cui camminare e scegliere, gli showrooms , di dimensioni relativamente piccole tanto da potersi trovare all’interno di mall,  hanno solo uno/due autovetture in esposizione e non hanno “Venditori” in senso classico, ma solo “Assistenti”, cioè personale che illustra le caratteristiche dell’auto, gli allestimenti, il prezzo etc, ma che non ha come compito quello di completare il processo di vendita.

Il possibile cliente può completare l’ordine in loco, in un box connesso alla rete informatica messo a disposizione dall’azienda , oppure lo può completare a casa, comodamente.

Come fa Tesla a gestire l’usato ? Per quanto riguarda l’usato tradizionale….. non lo gestisce proprio! Invece l’usato Tesla, che sta divenendo sempre più importante al crescere delle vendite e dell’emissione di nuovi modelli, viene gestito dall’azienda che rivende le “Pre-owned cars”, a prezzo ovviamente scontato, con una garanzia di 4 anni o 50 mila miglia, online. La casa di Fremont (Ca) ha creato 10 punti di raccolta dell’usato che viene ricondizionato e nesso in vendita online. Il cliente versa quindi una caparra fissa di 1000 dollari all’ordine e quindi può scegliere se ritirare l’auto ad un centro di raccolta o vedersela consegnata a casa , con un piccolo sovrapprezzo. Naturalmente il saldo avviene alla consegna.

Questa innovazione è più esplosiva dio quanto fatto da Amazon o Ebay, perchè colpisce direttamente la struttura del mercato al dettaglio dell’auto, organizzato, come da noi, in grandi concessionari mono o multimarca. questi intermediari vengono tagliati completamente fuori dalla Tesla che ne incorpora i margini ridistribuendoli sui prezzi finali. Naturalmente si è formata subito una lobby dei concessionari (siamo in America del resto…) che agendo sui parlamenti locali ha fatto escludere Tesla da New Jersey, Texas, West Virginia  e Colorado.

Cosa possiamo imparare dal caso Tesla ?

  • ormai l’evoluzione è verso l’eliminazione dei passaggi intermedi;
  • l’eliminazione dell’intermediazione può portate anche ad una gestione più efficiente dei processi secondari (vedi la gestione dell’usato);
  • naturalmente gli agenti già presenti sul mercato non accetteranno di essere eliminati così facilmente , ed utilizzeranno tutti gli strumenti a loro disposizione per difendere la loro posizione.

 


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