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Tesla: bloccata dagli scioperi in Svezia, rilancia con un’auto da 25 mila euro

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la Svezia doveva essere uno sfogo per l’export delle Tesla costruite nella Gigafactory europea, anche contando sulla volontà di essere green degli svedesi, oltre che sul costo contenuto dell’energia in quel paese. Però vicende sindacali rischiano di ritardare il lancio del marchio nel paese nordico.

La partecipazione di Tesla nel mercato svedese, che è il quinto più grande in Europa con oltre 16.000 nuove immatricolazioni di veicoli nei primi tre trimestri dell’anno, sottolinea l’importanza di questo confronto.

Il conflitto in Svezia si è intensificato in seguito alla decisione del sindacato svedese dei lavoratori dei trasporti di interrompere la movimentazione dei veicoli Tesla in quattro porti principali, secondo un articolo di Bloomberg di questa settimana.

Questa azione arriva sulla scia del rifiuto di Tesla di impegnarsi in una contrattazione collettiva con i meccanici delle officine. Dal 27 ottobre, i lavoratori di circa 10 centri di assistenza Tesla e 20 officine di riparazione, rappresentati da IF Metall, sono in sciopero.

Tra gli sforzi di Tesla per reindirizzare le spedizioni verso altri porti, Tommy Wreeth del sindacato dei lavoratori dei trasporti ha dichiarato la propria intenzione di eliminare completamente qualsiasi alternativa per Tesla, sigillando i porti svedesi alle importazioni dell’azienda. Un bello scherzo per la società di Elon Musk.

Bloomberg scrive che la situazione di stallo potrebbe intensificarsi poiché altri sindacati in Svezia sollecitano Tesla ad accettare termini di contrattazione collettiva che, a loro avviso, garantirebbero condizioni migliori per i dipendenti. Susanna Gideonsson, a capo della Confederazione sindacale svedese, ha espresso la ferma disponibilità ad inasprire la controversia se Tesla continuerà a resistere.

Tesla, in una risposta al quotidiano svedese TT, ha sostenuto che i suoi termini attuali sono paragonabili, se non superiori, a quelli offerti dalla contrattazione collettiva, mettendo in dubbio la necessità di ulteriori accordi.
La società ha affermato che “offre già accordi equivalenti o migliori di quelli coperti dalla contrattazione collettiva e non trova motivo di firmare nessun altro accordo”.

Nel frattempo si parla di un nuovo progetto della Tesla, quello di un veicolo elettrico a prezzo accessibile, molto inferiore rispetto ai concorrenti europei, da costruire nello stabilimento Giga di Berlino-Brandeburgo in Germania.

Reuters ha parlato con una fonte che ha familiarità con i piani per costruire un’auto da 25.000 euro  nello stabilimento di Berlino-Brandeburgo. Non sono state fornite ulteriori informazioni sulla data di inizio della produzione o sulle specifiche del nuovo veicolo, che dovrebbe essere l’offerta più economica per il mercato di massa dell’UE. Attualmente, l’auto Tesla meno costosa in Germania è la Model 3, a partire da 42.990 euro. Questa offerta taglierebbe le gambe alle auto elettriche VW, il cui prezzo è quasi doppio.

Il blog EV InsideEVs ha detto che il CEO di Tesla, Elon Musk, ha visitato Giga Berlin lo scorso venerdì e ha parlato allo staff della nuova auto a prezzi accessibili. Tuttavia, il blog afferma: “Abbiamo cercato di trovare ulteriori conferme a questo rapporto, ma a quanto pare il discorso era limitato solo ai dipendenti e non c’è alcun video”.


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