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Stiglitz: la Germania deve abbracciare fracking e nucleare

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In una intervista sulla Welt il famoso economista  keynesiano e Joseph Stiglitz  porta una bella ventata di empirismo e praticità nella discussione sull’economia europea e dà un paio di consigli seri alla Germania: non  è il tempo di fare i difficili e bisogna investire nell’estrazione del gas con il fracking e nell’energia nucleare. Inoltre la BCE deve essere cauta nel rialzo dei tassi di interesse.

Secondo Stiglitz l’inflazione , che ha origine nell’esplosione dei prezzi energetici, deve essere affrontata con misure relative a quel settore, e senza mezze misure:

Il fracking è in realtà una possibilità. Naturalmente, non dobbiamo perdere di vista il principale obiettivo della neutralità climatica entro il 2050. Ma la cosa buona del fracking è che è una misura a breve termine che puoi iniziare e terminare altrettanto rapidamente. L’energia nucleare è un’altra possibilità. Non sono un fan di questa tecnologia, ma se puoi mantenere le centrali nucleari in funzione più a lungo, o anche ripristinare le centrali che sono state chiuse, ed essere ancora al sicuro, allora ha perfettamente senso farlo ora. 

Un tocco di praticità in una discussione spesso intossicata dall’ideologia verde, ma senza energia non c’è industria e senza industria non ci sono crescita e benessere. Stiglitz, che sicuramente non è un pericoloso sovranista, ce lo ricorda chiaramente. Però non è finita, perché ha anche parole piuttosto chiare per la BCE a cui dà alcuni consigli:

Per me va bene portare i tassi di interesse a un livello normale. Ma le autorità monetarie non dovrebbero cercare di combattere l’inflazione con tassi di interesse più elevati. Sarebbe controproducente perché aumenta il rischio di una recessione. Inoltre, investimenti importanti non potrebbero più essere finanziati se i tassi di interesse fossero più elevati. E gli investimenti sono urgenti perché abbiamo chiaramente un problema di approvvigionamento.

Quindi si alla fine dei tassi negativi, ma no ad un aumento incontrollato dei tassi che potrebbe contenere proprio gli investimenti necessari per combattere l’inflazione. Perché altrove l’empirico Stiglitz fa capire che la soluzione dell’inflazione non viene dalle politiche monetarie, ma da un aumento o miglioramento dell’offerta. L’esatto contrario di quello che stanno facendo gli europei e i tedeschi in testa, che limitano l’offerta e vogliono aumentare i tassi.

 

 


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