Crisi
STA ARRIVANDO LA TEMPESTA PERFETTA? DIPENDE…
Articolo di Paolo Cardena’ di Vincitori e Vinti
Gli ingredienti sembrano esserci tutti, o quasi.
Quali sono?1) I mercati hanno corso molto e molte asset class sono in bolla.
2)L’Argentina dovrebbe fare default, anche se penso che l’impatto di questo evento dovrebbe essere limitato. Salvo quanto segue.
3) Mettiamoci anche che un numero non del tutto indifferente di banche europee navigano in cattive acque, solo per usare un eufemismo (vedasi il Banco Espirito Santo in Portogallo, ma anche altre).
4) Ci sono inoltre diverse crisi geopolitiche in giro per il mondo che, se dovessero peggiorare, impatterebbero in modo più significativo sulla crescita di importanti aree del mondo, trascinando al ribasso proprio quelle economie che si mantengono a galla grazie alle esportazioni (leggasi Italia).
5) L’Eurozona si trova ancora in piena crisi. Tant’è che viene definita “Il buco nero” della crescita mondiale”
6) I paesi meridionali dell’Eurozona (non solo loro, a dire il vero) sono alle prese con debiti pubblici oggi assai meno sostenibili di quanto lo fossero qualche anno fa.
7) In aggiunta, l’attività economica in molte aree dell’Eurozona rimane assai debole, con paesi alle prese con forti spinte disinflazionistiche o in conclamato stato di deflazione, che rendono ancora più difficile la possibilità di ricondurre i debiti pubblici verso sentieri di maggiore sostenibilità.
8) il Fmi, la scorsa settimana, ha ridotto le previsioni di crescita dell’economia mondiale, dimezzando le previsioni di crescita dell’Italia (0.3%) e tagliando severamente quelle degli Stati Uniti (-1.1% rispetto alla precedente stima). Oltre al FMI anche altre istituzioni stanno rivedendo al ribasso le rispettive previsioni di crescita.
9) La Fed continua con la riduzione degli stimoli monetari e, condizioni economiche permettendo, non è affatto escluso che abbandoni anche la politica dei tassi prossimi allo zero in tempi più solleciti rispetto a quelli previsti.
10) Questo, evidentemente, impatterebbe in senso negativo anche sul costo del debito dei paesi fortemente indebitati, determinando ulteriori stress per i conti pubblici fortemente traballanti (leggasi Italia, e non solo).Cosa manca, ancora?
Mancano una serie di dati economici (più o meno) negativi delle principali economie mondiali, tali per cui possa essere offerta ai mercati la sensazioni che le quotazioni attuali non sarebbero sostenute da validi fondamentali economici. In questo caso, aspettatevi il diluvio. E le prossime settimane saranno cruciali per capirlo
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