SCANDALO A BRUXELLES: perquisizione a casa del vicepresidente del Parlamento, arresti in Italia

Un grande scandalo scuole il parlamento europeo. Venerdì mattina e poi per tutta la giornata sono state effettuate più di quindici perquisizioni da parte degli agenti dell’Ufficio centrale per la repressione della corruzione di Bruxelles e quattro persone, ritenute sospette, sono state arrestate per essere ascoltate dagli inquirenti guidati dal gip Michele Claise.

Tra questi, Luca Visentini, neoeletto segretario generale della Confederazione internazionale dei sindacati, l’ex eurodeputato S&D Pier-Antonio Panzeri e Francis George., ex assistente parlamentare di Panzeri, attuale collaboratore legato al gruppo S&D e compagno della signora Eva Kaili . Anche quest’ultimo, 44 ​​anni, ex conduttore televisivo greco ed eurodeputato dal 2014, è stato preso di mira dagli inquirenti, hanno appreso Le Soir e Knack . La sua casa è stata perquisita nel tardo pomeriggio di venerdì ed è stata accolta per un’udienza. Informazioni confermate dalla procura federale. Eva Kaili è uno dei 14 vicepresidenti dell’emiciclo europeo, ma appare improbabile che sia stata 

Il 1° novembre, su Twitter, è stato riferito che la signora Kaili aveva incontrato il signor Al Marri, ministro del lavoro del Qatar: “Questo funzionario dell’Unione europea accoglie con favore l’impegno del Qatar a continuare le sue riforme in materia di lavoro dopo la Coppa del Mondo 2022 e auguro un buon torneo”.  Le accuse sono quindi legate proprio alla difesa della posizione della Monarchia assoluta e del Mondiale di Calcio, piuttosto contrastato, che si sta svolgendo attualmente proprio in quel paese.

“Da diversi mesi, gli investigatori della Polizia giudiziaria federale sospettano che un Paese del Golfo influenzi le decisioni economiche e politiche del Parlamento europeo (PE)”, ha aggiunto la dichiarazione del procuratore. Il Qatar è accusato di aver preso di mira funzionari “con una posizione politica e/o strategica significativa” presso il Parlamento, inviando loro “ingenti somme di denaro” e “regali importanti”, secondo la dichiarazione del procuratore. Ovviamente le accuse sono tutte da provare e si è innocenti sino a prova contraria, senza considerare la il PE può dare un giudizio politico, ma il Mondiale è stato assegnato dalla FIFA…