RISOLVERE LA CRISI POLITICA? BISOGNA TROVARE UN POSTO PER UN CENTINAIO DI

Una delle cose buone fate dal governo  gialloverde, cioè la chiusura dei porti, con la fine della migrazione incontrollata, con il calo dei morti, sta per essere cancellata. Guiàla Trenta e Conte erano smaniosi di azzerare tutto, come ammesso candidamente dal ministro Bonafede in televisione

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Il problema è che mentre nel PD c’è un estremo cinismo e ci si è dimenticati delle offese o degli insulti, delle incompatibilità, dell’odio assoluto espresso negli ultimi mesi verso i pentastellati, lo stesso non si può dire per la Lega. Non si è cercato il potere per il potere, anzi si gli si è rinunciato, perchè non interessa il potere senza un obiettivo.

Al contrario, lucidamente, l’altra parte ricerca il potere in quanto tale ed è disposta a qualsiasi compromesso, a qualsiasi concessione, anche della propria dignità, pur di ottenerlo. In mezzo gli eletti pentastellati per i quali, come risulta anche dalle dichiarazione dei loro membri non di punta, ma comunque in parlamento, non hanno nessun interesse se non il posto. Se ne avessero, come potrebbero pensare di fare qualcosa con chi ha contestato tutto del loro operato, dal taglio dei parlamentari al reddito di cittadinanza al decreto dignità?

Purtroppo ci sono tre problemi:

• l’astio personale di un pugno di persone poste a grandi posizioni di potere, non tollerano di tornare nella grigia normalità;
• la fame di potere assoluta del PD, con l’obiettivo di distruzione assoluta;
• il terrore di un 250 deputati e senatori a cinque stelle, che temono di perdere da un giorno all’altro stipendio e favori, la vita privilegiata che stanno godendo.

Bisogna essere cinici. Nessun idealismo, nessuna prospettiva di programma, solo bieco e cieco idealismo. Che la Lega, il Cntrodestra, insomma chi ha ancora a cuore l’Italia trovi un modo, nel rispetto delle leggi, per dare un posto tranquillo e sicuro almeno ad una parte collaborativa di questi deputati e senatori, e finiamola li. Già quello che si è visto è già più che sufficiente, come cattivo spettacolo.