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Recovery Plan: per ora nessun promosso. Perfino Berlino non è abbastanza ubbidiente

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Il Recovery Fund viene presentato come l panacea a tutti i mali dell’Italia. Peccato che, per ora, sia una sorta di mito dato che i piani dei vari paesi europei, per quanto appare , sono stati più o meno tutti cassati.

Come ha riportato da Tino Oldani su Italia Oggi ogni paese ha la sua croce. Vediamo cosa sta accadendo:

  • La Spagna, che pensava di essere la prima della classe, si è vista fare una richiesta molto poco digeribile per un governo, almeno teoricamente, di sinistra, cioè l’aumento degli anni su cui conteggiare i trattamenti pensionistici, da 25 a 35, con un calo delle pensioni di ben oltre il 5%. Il governo si trova ora in grande difficoltà su questo tema;
  • l Francia pensava di essersela cavata anche lei, ma ha ricevuto il preallarme del FMI su debito e, guarda caso, sulle pensioni. In questo caso Macron dovrebbe tentare quella riforma del sistema pensionistico che, insieme ad altre misure, ha fatto nascere il movimento dei Gilet Gialli ed ha portato a grandi scioperi, fino al ritiro della riforma stessa. Ora si chiederebbe a Macron di ricominciare le danze;
  • Perfino per la Germania ci sono cattive notizie. Il piano della Merkel è stato criticato perchè “Non avrebbe quel fervore nelle riforme che solitamente richiede agli altri paesi”, Insomma una bella sberla. Anche in questo caso al centro delle polemiche vi è il problema delle pensioni e della mancata riforma tedesca.

Quando i primi della classe vengono così duramente criticati non si può pensare di farla franca. In parte stiamo già aderendo ai criteri europei: nel silenzio delle “Trame notturne”, tipiche di questo governo, la prossima settimana inizierà la revisione delle rendite catastali che si convertirà in una pesante imposta patrimoniale, esattamente come vuole la Commissione. Poi, come gli altri grandi paesi, inizieremo a parlare di pensioni.

Ricordiamo che il Recovery Plan, viene valutato sulla base di 11 punti che sono valutati solo con due lettere, “A” e “B”. Però quattro categorie devono per forza prendere una A, e sono:

  • Rispetto delle raccomandazioni paese (vedi patrimoniale per l’Italia);
  • capacità di creare posti di lavoro;
  • Rispetto del limite di spesa del 37% per il Green Deal;
  • Impegno verso la digitalizzazione:

Se il Recovery Plan italiano non rispetterà questi punto non sarà approvato. Ricordiamo che l’Italia deve spostare la tassazione sul lato patrimoniale, quindi sapete già come sarà il vostro recovery plan. Appare incredibile che nessuno ancora ne parli seriamente.

 


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