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RAL, contributi previdenziali, TFR e le altre voci che incidono sul costo del personale

Il costo del personale dipendente prende in considerazione una grandissima quantità di variabili e costi aggiuntivi al semplice stipendio

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Un’azienda deve sempre fare i conti con tutto ciò che può incidere sul fatturato e quindi avere ben chiare di quali siano le spese e quali i guadagni. In base a questo, e solo questo, saprà essere in grado di ponderare con attenzione decisioni importanti, tra cui anche la possibilità di assumere uno o più dipendenti.

Il costo del personale dipendente, infatti, non si limita al pagamento del semplice stipendio, ma prende in considerazione una grandissima quantità di variabili e costi, sia nell’immediato che nel lungo termine.

Anche solo la ricerca stessa del personale ha un costo, sia che si decida di appoggiarsi ad agenzie interinali esterne o sia che si abbia un reparto HR interno, che quindi è necessario mantenere.

Una volta deciso di assumere il dipendente, infine, bisognerà tenere di conto di tutte le spese che andranno a incidere sul suo costo, sia in busta paga che come extra.

Le spese che andranno calcolate nella busta paga

La busta paga che verrà fornita al dipendente non è composta dal semplice stipendio, come abbiamo detto, ma avrà all’interno il calcolo di numerosi altri pagamenti, che siano tasse statali o contributi previdenziali.

Vediamo quali sono le voci che compaiono sulla busta paga e che rientrano nel costo che il datore di lavoro dovrà sostenere per mantenere un dipendente, spiegando prima di tutto cosa si intende per RAL.

RAL (Retribuzione annua lorda)

Quasi tutti i calcoli che verranno fatti per decretare trattenute e tasse verranno effettuati su un totale retributivo annuo, chiamato per l’appunto RAL.

RAL è un acronimo che sta per retribuzione annua lorda e, com’è abbastanza intuibile dal suo nome, specifica a quanto ammonta la retribuzione dovuta al dipendente nella sua totalità, compreso di tasse, in un anno.

Calcolare la RAL è semplice: basterà moltiplicare il compenso orario lordo per il numero di ore settimanali lavorate e successivamente per la totalità delle settimane lavorate in un anno (52).

C’è però da ricordarsi che all’interno della RAL rientrano anche eventuali quattordicesima e tredicesima, se il contratto lo prevede, perciò queste due opzioni andranno sommate al totale appena ottenuto con la moltiplicazione.

Costi di INPS e INAIL

INPS e INAIL sono i primi due costi che andranno a incidere sulla busta paga, venendo pagate in parte da questa e in parte dal datore stesso. Si tratta di due enti differenti che richiedono l’obbligo del versamento della quota, potendo così garantire contributi specifici:

  • INPS si occupa di malattie, maternità, cassa integrazione e pensione.
  • INAIL si occupa invece degli eventuali infortuni sul lavoro e malattie professionali.

Generalmente questi contributi equivalgono a circa il 35% della RAL ma possono variare sensibilmente in base alla mansione, al tipo di contratto o a quanto ammonta la RAL stessa.

TFR (Trattamento di fine rapporto)

Si tratta di una somma che viene trattenuta all’interno della busta paga ogni mese e viene messa da parte. Al termine del rapporto di lavoro, questa verrà poi restituita al lavoratore in un’unica soluzione, solitamente insieme all’ultima busta paga o il mese successivo.

Di solito corrisponde al 13,5% della RAL, ma anche in questo caso possono esserci leggere variazioni in base alla tipologia di contratto. Inoltre, alla fine di ogni anno il TFR può subire alcuni aggiustamenti secondo alcuni parametri, per garantire che non vari nel tempo magari a causa dell’inflazione.

Fino al 2018 vi era la possibilità di richiedere il TFR anticipato versato mensilmente, insieme allo stipendio all’interno della busta paga stessa, ma ad oggi questa opzione non è più possibile. Resta però la possibilità da parte del lavoratore di chiedere, sotto determinate motivazioni, l’anticipo del versamento dell’intero TFR.

Tredicesima e quattordicesima

Tra le ultime voci che possono comparire all’interno della busta paga e che andranno a incidere sul costo totale del dipendente, ci sono anche tredicesima e quattordicesima.

La prima è obbligatoria per tutti i settori e viene versata a dicembre, a cavallo delle festività natalizie. Corrisponde a 1/12 della RAL ma difficilmente sarà uguale allo stipendio mensile a cui il lavoratore è abituato: questo perché la tredicesima subisce una tassazione leggermente diversa e, soprattutto, non gode di alcune detrazioni.

La quattordicesima, invece, non è obbligatoria in tutti i settori, ma solo alcuni. Corrisponde spesso alla reale retribuzione mensile, questo perché subisce un calcolo diverso: ovvero viene moltiplicata la retribuzione lorda mensile per il numero di mesi effettivamente lavorati nell’arco dei 12 precedenti, e poi diviso 12.

Altre spese del personale

Quelle che abbiamo citato fino ad ora sono spese che vanno a incidere direttamente sulla busta paga, ma avere un dipendente comporta molti altri costi aggiuntivi:

  • La ricerca e la selezione. Come abbiamo detto, già dalle prime battute scegliere di avere un dipendente comporta un costo. Bisogna affidarsi e pagare un’agenzia esterna che si occupi della ricerca e della selezione, oppure avere a disposizione un reparto interno HR.
  • La formazione. Anche se il dipendente appena assunto ha già dimestichezza con la mansione, nessun lavoro è uguale all’altro. Si usano strumenti e metodologie diverse, per questo sia che il dipendente sia alle prime armi sia che non lo sia è necessario fargli una formazione, che richiederà tempo, risorse e quindi denaro.
  • Non tutte le aziende decidono di appoggiarsi a dei benefit, ma è una mentalità che lentamente si sta perdendo, di fronte al reale vantaggio che averli comporta. Il dipendente si sentirà più coinvolto nelle dinamiche aziendali e lavorerà con più entusiasmo. I benefit solitamente più usati sono buoni pasto, assicurazione medica, rimborso spese, distributori di caffè e snack, ecc.

Conclusioni

Tutte le aziende prima o poi si trovano di fronte alla necessità di dover assumere uno o più dipendenti, ma questa decisione non deve essere presa alla leggera e va ben ponderata, preparando magari da subito un budget a cui attingere.

Il costo del dipendente infatti non si limita al semplice stipendio, ma in busta paga sono presenti molte voci che andranno ad incidere sia sul reale stipendio percepito dal lavoratore (e quindi su quanto si potrà lui proporre) sia sull’azienda stessa, tenuta a sostenere delle spese.

Tra questi, ad esempio, ci sono TFR, contributi INPS, INAIL, tredicesima o quattordicesima. Ma nel costo di un dipendente rientrano anche tutte quelle spese legate alla sua assunzione, formazione o mantenimento, con le scelte di benefit che l’azienda stessa decide di proporre.


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