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QUEL GRAN COPIONE DI COLAO! Nel “Rapporto del Comitato” copiature senza citazione, tra l’altro sbagliate. Oggi diventerà la linea guida dell’Italia contiana!!!!!

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Ammetto che non ho ancora letto per intero il “Rapporto Colao”, che conto di “Passarmi” oggi, ma qualche soddisfazione inizia già a darcela. Infatti pare che almeno la parte legata alla riforma dell’università sia stata copiata e senza nessuna citazione del testo originale.

Dato che non siamo accademici e neppure parti delle TASK FORCE governative possiamo permetterci di citare la fonte originale, che è il blog ROARS, dove potete trovare il testo completo.

Che succede? semplicemente grossi pezza della relazione relativa alla riforma universitaria è copiata da un libro dedito dalla casa bolognese “Il Mulino” e senza neanche citare la fonte originale. Gli autori confrontano i due testi. Prima trovate il testo della  commissione Colao, quindi le parti copiate del libro riportate in giallo:

Le citazioni sono praticamente letterarie, anche se non sono tutte in ordine ed “Università intelligente” del libro si è trasformata in “Università Smart”, all’inglese. Quindi nella relazione Colao per il rilancio dell’Italia del 2020 si copiano tre pagine di un  libro del 2017, tra l’altro basato su dati errati. Come fanno notare gli autori del blog gli effetti sono esilaranti:

L’effetto è a tratti esilarante. Il lettore del rapporto è portato a credere che Colao e la sua task-force abbiano effettivamente elucubrato e discusso e poi scritto:

“E’ possibile allora … stimolare ciascuna università a a definire la propria particolare vocazione in una specifica combinazione di quelle funzioni per ciascuna delle aree scientifiche al suo interno, tendendo conto delle risorse disponibili e delle esigenze del territorio di riferimento? Noi riteniamo di sì.

Peccato che quella domanda e quel “noi riteniamo di sì” siano stati scritti non da Colao e dalla task-force, ma da Capano e coautori a pagina 148 del loro libro.

Inoltre i dati riportati da Colao sono errati….. perchè erano errati i dati di partenza del libro !!!

Scrive la task-force:

“La qualità scientifica in Italia non è concentrata in pochi atenei eccellenti, ma è relativamente diffusa. Prendiamo l’esempio dell’area economica: nel primo esercizio di valutazione della qualità della ricerca (Vqr) i ricercatori che hanno presentato lavori valutati tutti come ‘eccellenti’ erano solo 296 (poco più del 6% del totale), ma distribuiti in ben 59 atenei e 93 diversi dipartimenti.”

La task force ha copiato e incollato le frasi in rosso della precedente citazione dal testo di Capano e coautori. Purtroppo i tre dati contenuti in quelle frasi sono tutti sbagliati:

  1. non è vero che ‘i ricercatori valutati tutti come eccellenti erano solo 296 (poco più del 6%)”. Nella VQR 2004-2010 i ricercatori di area economica che presentarono “lavori valutati tutti come eccellenti” furono infatti 440 pari al 9,6% (lo si legge a pagina 30 del rapporto ANVUR di Area 13). Tra questi 440, scrive ANVUR, si distinguono “144 soggetti con un numero di lavori attesi inferiore a 3 (si tratta in massima parte di giovani ricercatori assunti …) e i 296 soggetti valutati con 3 valutazioni eccellenti (6,4% del totale)”.
  2. non è vero che quei “296 … erano distribuiti in ben 59 atenei”; erano distribuiti su 52 atenei. Mentre ad essere distribuiti su 59 atenei erano i 440 ricercatori eccellenti (tabella 4.14 del rapporto VQR);
  3. infine non è vero che quei 296 appartenessero a “93 dipartimenti diversi”.  Secondo il testo del rapporto ANVUR (p. 31) sono i 440 totali che si distribuivano su 93 dipartimenti diversi. (Peccato solo che il dato riportato nel rapporto ANVUR non coincida con quanto contenuto nella tabella 4.15 dello stesso rapporto, dove i dipartimenti con almeno un ricercatore “tutto eccellente” sono 107.

Quindi, per concludere:

  • la relazione Colao copia libri e dati di libri vecchiotti;
  • i dati riportati nella relazione non vengono neanche controllati.

ALLA FINE, COSA POTREBBE ANDARE STORTO?


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