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Proteste degli agricoltori: anche in India marcia dei trattori verso Nuova Delhi. Scontri con la polizia

Il governo, nel frattempo, ha fatto appello agli agricoltori affinché si facciano avanti e discutano della questione.

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Protesta degli agricoltori in India
Protesta degli agricoltori in India

Il settore primario protesta in tutto il mondo, non solo in Europa. Gli agricoltori indiani che tentavano di raggiungere la capitale Nuova Delhi si sono scontrati con le forze di sicurezza per il secondo giorno mercoledì, con la polzia che ha fatto ricorso ai droni per lanciare gas lacrimogeni, come mostrano le immagini televisive.

Centinaia di agricoltori, che viaggiavano su camion e carrelli carichi di cibo, lenzuola e altre provviste, hanno iniziato a marciare verso Delhi martedì mattina dopo che i colloqui tra i loro sindacati e il governo non hanno portato a un impegno sui prezzi minimi per una serie di colture.

I manifestanti sono stati fermati dalle forze di sicurezza al confine di Shambhu che divide Punjab e Haryana – gli stati settentrionali a cui appartiene la maggior parte dei manifestanti – a quasi 200 km (125 miglia) dalla loro destinazione.

“Vogliamo che il Primo Ministro si faccia avanti e parli agli agricoltori”, ha dichiarato all’agenzia di stampa indiana ANI Sarwan Singh Pandher, segretario generale del Punjab Kisan Mazdoor Sangharsh Committee.

Il governo, nel frattempo, ha fatto appello agli agricoltori affinché si facciano avanti e discutano della questione.
“Continueranno gli sforzi per parlare con i sindacati degli agricoltori in modo costruttivo e positivo”, ha dichiarato mercoledì il ministro dell’Agricoltura Arjun Munda ai giornalisti.
Un’analoga protesta durata un anno nel 2021 da parte degli agricoltori, un potente blocco di voti, aveva spinto il governo guidato dal primo ministro Narendra Modi ad abrogare alcune leggi sull’agricoltura e a promettere di trovare il modo di garantire prezzi di sostegno per tutti i prodotti agricoli.

Gli agricoltori sostengono che il governo ha tardato a mantenere quest’ultima promessa. Le ultime proteste arrivano quando mancano pochi mesi alle elezioni nazionali in cui Modi cercherà di ottenere un terzo mandato. Le immagini dell’ANI hanno mostrato le strette misure di sicurezza anche in altre aree limitrofe alla capitale nazionale, con file di barricate e blocchi di cemento ricoperti da reti metalliche e container vuoti pronti per essere utilizzati come barriere fisiche.

Le proteste in India mettono in luce quello che è un problema diffuso a livello globale: normative pubbliche spesso assurde sulla produzione alimentare vengono a ridurre i redditi degli agricoltori, o ponendo degli standard elevatissimi ai produttori nazionali, come avvieene in Europa, o compimento di prezzi di vendita, come avviene in India. Il risultato è comunque lo stesso: gli agricoltori protestano perché la loro situazione è diventata intollerabile. 


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