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Privatizzazione al contrario: la Spagna si compra il 10% di Telefònica e diventa di nuovo primo azionista

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Lo Stato spagnolo acquisterà fino al 10% del capitale sociale di Telefónica per “salvaguardare le sue capacità strategiche”. Lo ha riferito la SEPI, la società di possesso del tesoro che controlla le partecipazioni statali di Madrid,  in una comunicazione per fatto rilevante inviata alla National Securities Market Commission (CNMV). Un movimento che avviene nel pieno del processo di ingresso anche deSTC saudita e che aveva sollevato tanti dubbi nel governo di Pedro Sánchez; La SEPI, sotto il controllo del Ministero delle Finanze, diventerà il primo azionista. Lo stato era uscito dalla società di telecomunicazioni ben 24 anni fa. 

Al prezzo attuale delle azioni, lo Stato dovrebbe sborsare più di 2 miliardi di euro per diventare azionista con il 10% che desidera. Telefónica, alla chiusura del mercato, aveva un prezzo per azione di 3,56 euro.

«Si informa che il Consiglio dei Ministri nella seduta odierna ha deliberato di ordinare alla Società di Stato delle Partecipazioni Industriali («SEPI») di effettuare l’acquisizione fino al 10% del capitale sociale della società Telefónica, SA (Telefónica)”, come risulta dal documento inviato dall’autorità di vigilanza del mercato azionario. «Con una vocazione alla permanenza, la partecipazione di SEPI consentirà a Telefónica di garantire una maggiore stabilità agli azionisti affinché la società raggiunga i suoi obiettivi e, quindi, contribuisca salvaguardare le proprie capacità strategiche. SEPI procederà a realizzare le procedure e le azioni che consentiranno l’avvio del processo per completare, minimizzando l’impatto sul prezzo, l’acquisizione del volume di azioni necessario”, ha aggiunto l’ente pubblico. 

L’operazione è stata comunicata alla Cnmv ma non se ne è parlato nella conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri. Il Ministero delle Finanze ha inviato un comunicato in cui sottolinea “l’ampio dispiegamento di infrastrutture di telecomunicazioni che garantiscono connettività e servizi digitali ai cittadini e alle imprese spagnole” di cui dispone Telefónica, sottolineando la presenza dell’azienda anche nel settore della Difesa.

Lo stato spagnolo così non solo entra in una società importante in Spagna, ma in un gruppo delle telecomunicazioni che è diffuso in tutta l’America Latina con Movistar.

Questa decisione prosegue la linea già in corso anche in altri paesi europei, come la Francia, dove lo Stato si è riacquistato il 100% di EDF, la società energetica nazionale, in modo da poter guidare la politica energetica nazionale e, soprattutto, definire i prezzi energetici. 


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