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Primarie Dem: Biden vuole imporre un nuovo calendario per la paura di perdere la candidatura

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Il tentativo del Partito Democratico di rendere le primarie della Carolina del Sud le prime della nazione potrebbe portare il Presidente Biden a subire un’imbarazzante battuta d’arresto nella campagna elettorale del 2024 – nella forma di Robert F. Kennedy, Jr. che si aggiudica una serie di vittorie consecutive in Iowa e New Hampshire, come riporta Axios.

A febbraio, il Comitato nazionale democratico ha annunciato che, dopo decenni di leadership nelle primarie, l’Iowa e il New Hampshire avrebbero visto le proprie primarie postposte, con il South Carolina che sarebbe diventato il primo stato a votare il 3 febbraio. Il piano prevede che il New Hampshire e il Nevada ospitino le loro primarie il 6 febbraio, seguite dalla Georgia il 13 febbraio e dal Michigan il 27 febbraio.

Mentre Biden e il DNC sono entusiasti del nuovo ordine di voto, l’Iowa e il New Hampshire potrebbero sfidare la direttiva – e il Team Biden ha segnalato che il presidente non metterà il suo nome sulle schede elettorali in questi due Stati se terranno i loro concorsi prima del South Carolina.

Il problema è anche legislativo: la legge elettorale del New Hampshire impone al segretario di Stato di fissare la data delle primarie almeno sette giorni prima di qualsiasi altro Stato. Nel frattempo, il Partito Repubblicano utilizza la tradizionale sequenza Iowa-New Hampshire per iniziare le primarie e i Democratici dell’Iowa il mese scorso hanno proposto di tenere le loro primarie nella stessa data del GOP.

Anche se si verificasse un forfait di Biden, le vittorie di Kennedy nei primi due Stati in cui si vota potrebbero alimentare negli elettori la convinzione che la sua campagna rinnegata sia fattibile in vista delle primarie successive.

Deciso a truccare l’esito del processo di nomina, il DNC ha annunciato di non avere in programma dibattiti democratici. Tuttavia, a soli due mesi dall’annuncio della sua candidatura, Kennedy sta già raccogliendo il sostegno del 16% dei democratici nella media di RealClearPolitics. Un sondaggio di aprile della NBC News ha rilevato che il 51% dei democratici non vuole che Biden si candidi per la rielezione.

Perché Biden vuole saltare l’Iowa e il New Hampshire? Perché nel 2020, Biden è arrivato quarto in Iowa e quinto in New Hampshire, prima che un endorsement del rappresentante nero della Carolina del Sud Jim Clyburn aiutasse Biden a rianimare la sua campagna.

Nel New Hampshire, Kennedy ha il vantaggio di essere vicino al Massachusetts, paese natale della famiglia Kennedy. Inoltre, lo Stato consente agli elettori indipendenti – che rappresentano un pesante 40% dell’elettorato – di votare sia per il partito democratico che per quello repubblicano. Nel 2020, hanno dimostrato una tendenza a votare per i candidati anti-establishment: Un’analisi di Dan McLaughlin della National Review ha rilevato che il 56% degli indipendenti del Granite State ha votato per i populisti anti-establishment.

Il DNC ha minacciato che gli Stati che disobbediscono alla sequenza scelta dal partito saranno privati dei loro delegati alla convention nazionale, che si terrà a Chicago nell’agosto del 2024. Una simile mossa promette di seminare discordia e di coltivare il tipo di malcontento progressista che ha portato al calo dell’affluenza dei Democratici nel 2016.

Insomma, perfino le primarie democratiche sembrano essere un gran pasticcio di ingerenza dell’establishmente filo-Biden, pronto a qualsiasi mossa pur di garantire la nomination all’ultra ottuagenario presidente. 


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