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Petrobras crolla in borsa dopo il cambio di Amministratore Delegato, ora nominato da Lula

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Il presidente brasiliano di sinistra Luiz Inacio Lula da Silva si è insediato lunedì e i mercati hanno reagito con un crollo immediato, facendo precipitare ulteriormente le azioni della Petrobras, società statale, pochi giorni dopo che un amministratore delegato aveva annunciato piani che hanno scatenato una corsa all’uscita da parte degli investitori.

Lunedì Lula ha promesso spese sociali di alto livello, tra cui l’estensione dell’esenzione fiscale sui carburanti: entrambe le misure, secondo Reuters, costeranno all’erario brasiliano circa 9,9 miliardi di dollari all’anno di mancati introiti.

I mercati brasiliani hanno reagito con un calo del 3,24% dell’indice del mercato azionario di San Paolo, secondo Reuters, e una perdita del 6% per Petrobras. La valuta reale ha visto il suo valore ridursi dell’1,5%. Questi sono gli ultimi dati sul valore dell’azienda

La scorsa settimana, Lula ha scelto il suo alleato politico, Jean Paul Prates, come nuovo capo di Petrobras. Prates aveva accusato l’attuale dirigenza della compagnia petrolifera statale di aver portato Petrobras “giù da un precipizio”, concentrandosi esclusivamente su petrolio e gas e prestando scarsa attenzione alla transizione energetica, come riporta Bloomberg.

Sotto Prates, il nuovo obiettivo di Petrobras è diventare un gigante delle energie rinnovabili, un’idea che non è piaciuta agli investitori, viste anche le prestazioni delle società di energia aletrnativa nello scorso anno.

Il discorso di insediamento di Lula ha scatenato il timore degli investitori che il nuovo percorso sia fortemente interventista, come indicato dallo stesso nuovo presidente. Nel suo primo discorso alla nazione, Lula ha promesso un maggiore intervento del governo per promuovere lo sviluppo economico. In particolare, ha detto che sia Petrobras che la BNDES, la banca di sviluppo nazionale, dovrebbero guidare la crescita del Paese.

Con il suo ritorno alla presidenza, Lula sostituisce il presidente populista di estrema destra Jair Bolsonaro, la cui amministrazione è stata oggetto di controversie. Il governo dello stesso Lula è stato affossato dalla corruzione massiccia di Petrobras, che ha portato all’impeachment del suo successore designato nel 2016. Il ritorno di Lula fa temere agli investitori non solo politiche interventiste, ma anche il ripetersi della corruzione endemica che ha paralizzato Petrobras.


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