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Perchè bisogna morire, ed anche in silenzio. Ci vuole poco coraggio ad attaccare il ristoratore che vuole solo sopravvivere

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Questa sera, mentre volevo  godermi 5 minuti di relax dopo una giornata di studi, ho fatto un errore: ho acceso la televisione ed girato, alle 9.06, su canale 5, per vedere Striscia la Notizia. Invece che un servizio simpatico di ironia, oppure una feroce satira politica, mi sono trovato davanti alla dimostrazione della peggior televisione maccartista e moralista degli ultimi tempi.

Dato che bisogna sempre puntare il dito contro il “Cattivo” soprattutto quando questo è indifeso ed in inerme difficoltà (di Brumotti che va a caccia si spacciatori se ne vede solo uno), un inviato di Striscia la Notizia ha avuto una splendida idea: mandare un infiltrato in uno dei gruppi che pubblicizzano i pochi ristoranti che osano essere aprti ed andarli a stigmatizzare come i “Cattivi” di turno.

Una volta si utilizzavano metodi simili con altre  categorie: si dava la caccia ai comunisti americani perché traditori, a prescindere e distruttori del sogno americano. Si infiltravano gli agenti del FBI per inchiodare intellettuali, studenti, attori, scrittori che avessero aderenze in quell’area, senza indagare  se avessero torto o ragione. Allo stesso modo, con molto meno coraggio, ci si è infiltrati per mostrare che, scandalo fra gli scandali,  qualche ristorante non vuole morire in silenzio, ma decide di resistere. Se mai l’unica minima colpa è di volerlo fare in modo nascosto, ma nessuno è un eroe.

Chi invece ha poco coraggio, e ben poca comprensione umana , sono proprio questi inviati. Mi chiedo come si comporterebbero se fossero obbligati a non lavorare per un anno, con famiglia a carico e con solo una specie di elemosina come compenso. Non cercherebbero loro di lavorare lo stesso? Non proverebbero a salvare quello per cui hanno lavorato tutta la vita, oppure sarebbero talmente imbelli da coricarsi per terra e lasciarsi morire?

Visto il coraggio mostrato dalla nostra televisioni, dai nostri giornalisti, penso che seguirebbero la seconda strada. Del resto è tipico della televisione essere forte coi deboli e debole con i forti. Vorrei vederli bombardare, come hanno fatto altri, i ministri responsabili dei mancati rimborsi con la stessa aggressività con cui hanno attaccato questi ristoratori. Ma chi nasce storto non può crescere dritto, e, come diceva il buon Don Abbondio “Uno se il coraggio non l’ha, non se lo può dare”, ma se non avete il coraggio di andare dai potenti, almeno non andate a opprimere chi soffre. Non vi fa per nulla onore.


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