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Patto di stabilità: vogliamo cannoni e non burro. Si possono produrre munizioni, ma non scuole e ospedali.

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Il patto di stabilità sta rivelando le sue contraddizioni, francamente assurde e che non potranno non avere delle conseguenze politiche profonde. Come rivela Bloomberg, la Commissione sta valutando di esentare dal patto di stabilità  L’Unione Europea sta valutando la possibili gli stati che investono nel potenziamento di armi e munizioni,  concedendo agli Stati membri un tempo aggiuntivo per il pareggio di bilancio.
Secondo i funzionari dell’UE, le spese militari, comprese quelle per i proiettili e i bossoli, verrebbero considerate come un sostegno a uno degli obiettivi strategici chiave del blocco e allungherebbero il tempo a disposizione dei governi nazionali per aggiustare i conti pubblici fino a sette anni. L’idea fa parte della revisione del Patto di stabilità e crescita dell’UE, le regole che controllano la spesa pubblica, e andrebbe ad aggiungersi ai piani della Commissione europea per sostenere l’industria della difesa previsti per la prossima settimana.

Le munizioni sono diventate una priorità per l’UE a seguito dell’aggressione della Russia all’Ucraina. Il blocco si è impegnato a fornire 1 milione di proiettili a Kiev nei prossimi 12 mesi per sostenere lo sforzo bellico e avrebbe bisogno di ricostituire le scorte e rafforzare la produzione per evitare future carenze. Un portavoce della Commissione ha dichiarato che, per ottenere un tempo supplementare, le riforme e le proposte di investimento di ciascuno Stato membro saranno valutate insieme e dovranno essere “sufficientemente dettagliate, tempestive, vincolate e verificabili”.

La cosa curiosa è che i pacchetti di investimenti e di riforme “devono favorire la crescita, sostenere la sostenibilità fiscale” e rispondere alle raccomandazioni pertinenti rivolte a ciascuno Stato membro, ha aggiunto il portavoce. Come la crescita e la sostenibilità fiscale siano aiutata dalla produzione di proiettili da 155 mm, un prodotto spendibile, distruttivo e di bassa tecnologia, invece che dalla costruzione di una scuola, mi deve essere spiegato,  ma spiegato bene. Allo stesso modo  deve anche essere spiegata l’esenzione per gli aiuti alla ricostruzione dell’Ucraina, che fa in modo che si possano costruire coi soldi europei ponti, strade, case e scuole un po’ ovunque, tranne che nella UE. Un’affermazione che è il trionfo del masochismo austero europeista, ma che non troverà sicuramente molti sostenitori fra i cittadini senza casa, lavoro e con infrastrutture cadenti.


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