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PARAGONE VIENE CACCIATO DAI 5 STELLE. Movimento Pidinizzato, lasceranno altri?

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I probiviri del M5s hanno cacciato Gianluigi Paragone, che pure era stato uno dei personaggi di punta del Movimento. Colui che aveva contribuito a portarlo al 33% viene mandato via per aver  votato contro la Finanziaria, da lui ritenuta come un vero e proprio tradimento al Movimento. Ne dà notizia lui stesso, in un laconico biglietto pubblicato su Facebook.

Del resto nei giorni scorsi Paragone aveva già duramente contestato il Movimento mettendo il luce come la famosa “Restituzione dello stipendio” fosse diventata ormai una presa in giro, in una sua intervista su Facebook:

“Se invochi il rispetto del programma devi andare a processo. Perché sei un rompicoglioni e i rompicoglioni non piacciono più al M5S. E allora visto che ai probiviri piace il rispetto delle regole sarà bene che anch’io chieda il rispetto delle regole verso che coloro che non hanno pagato nulla. E tutti sapevano di questa situazione. C’è gente che da inizio anno non ha rendicontato nulla. Acunzo, Aprile, Cappellani, Del Grosso, Dieni, Fioramonti, che lo hanno fatto anche ministro, ma lo sapevano perchè su tirendiconto.it c’è l’aggiornamento costante della situazione. Frate, Galizia, Marta Grande che è presidente di Commissione, La Pia, Romano, Vacca, Vallascas, Anastasi, capogruppo nella mia commissione, Industria e Energia. Bogo, Ciampolillo, Di Marzio, Di Micco, Giarrusso, Lorefice. Tutta gente ferma a quota zero. Zero. Non hanno restituito nulla e allora il capo politico dov’è? Non lo sapeva o ha fatto finta di non vedere? E’ vero che c’è tempo fino al 31 di gennaio, ma se sei fermo a quota zero forse qualche interrogativo …”

Succederà veramente qualcosa nel Movimento Cinque Stelle dopo questa clamorosa espulsione. Secondo Paolo Becchi su Libero almeno altri due grossi esponenti a cinque stelle lasceranno prima di fine gennaio. D’altro canto c’è un commento molto chiaro di Alessandro Di Battista al Post di Paragone che ha scatenato delle discussioni:

Il commento, partito dal profilo personale di Di Battista , non da quello politico (gestito da Casaleggio e c.) è poi scomparso, ma p stato screenshottato dal Fanpage. Che sia stato presente è anche testimoniato dalla risposta di Paragone al commento stesso. Un piccolo giallo che viene a buttare un po’ di sale sulle ferite del Movimento ed anche sulle modalità di gestione della comunicazione online. Sicuramente Di Battista è fra i candidati alla prossima uscita, ma ci possono essere altri dirigenti o parlamentari a Cinque Stelle, stanchi del totale appiattimento alla politica del Partito Democratico e della sempre può vacua leadership di Di Maio decidano di seguirlo. Comunque il Movimento 5 stelle del 33% non esiste più e di Gianluigi Paragone bisogna apprezzare la coerenza con il vero programma elettorale dei Cinque Stelle e la fedeltà ai suoi elettori, sino alle estreme conseguenze. Quello che resta del Fu Movimento è un gruppo di furbetti il cui simbolo potrebbe essere il Bostik


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