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Pandora papers: rivelati i conti segreti di 35 capi di stato e centinaia di pezzi grossi

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Filtrata una nuova tornata di documenti sui beni dei potenti. Questa volta le carte sono  soprannominate “Pandora Papers” sono stati pubblicati dai principali organi di informazione questo fine settimana, rivelando i beni e gli accordi segreti di alcuni dei leader più ricchi e potenti del mondo.

La fuga di notizie contiene quasi 12 milioni di file da società assunte per aprire conti offshore a Panama, Dubai, Monaco, Svizzera e Isole Cayman, ha affermato il Guardian.

Il Guardian ha riferito che le persone citate sui giornali includono 35 leader mondiali, 300 altri funzionari pubblici e più di 100 miliardari. Presidenti attuali ed ex, primi ministri, giudici, sindaci, generali militari e altro sono tra quelli nominati. I dati sono stati originariamente forniti all’International Consortium of Investigative Journalists (ICIJ) di Washington, D.C.

L’ICIJ ha poi distribuito le informazioni a organizzazioni come The Guardian, BBC Panorama, Le Monde e The Washington Post. Da allora, più di 600 giornalisti hanno indagato sui contenuti dei giornali nella più grande fuga di dati mai registrata in termini di volume di dati finanziari,

Ricordiamo che però non tutti i beni posseduti in modo nascosto all’estero sono frutto, o legati, ad illeciti: alcuni sono detenuti in questo modo per questioni di riservatezza, altri per fatti legati alla sicurezza nazionale.

Facciamo ora un po’ di esempi:

  • Il primo ministro ceco Andrej Babiš, che cercherà la rielezione la prossima settimana, ha  un castello da 22 milioni di dollari nel sud della Francia. Il suo partito ha perso il 5% dei voti negli ultimi giorni.
  •  il re Abdullah II di Giordania, ha 100 milioni di dollari in proprietà in tutto il mondo;
  • Non c’è Putin, ma una donna, detta la sua amante, ha un appartamento multimilionario nel principato di Monaco;
  •  il presidente ucraino Volodymyr Zelensky abbia trasferito una quota del 25% in una società offshore al suo amico diventato consigliere principale.
  • La famiglia azera degli Aleyev, alla leadership del paese, ha scambiato immobili a Londra per oltre 500 milioni di dollari negli ultimi anni;
  • Cherie Blair, moglie di Tony, avrebbe evitato 400 mila dollari di tasse trasferendo un’immobile a londra con l’acquisizione della controllante negli Emirati

Fra gli altri nominati ci sono il presidente keniota Uhuru Kenyatta,  quello libanese Najib Mikati, e lo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, primo ministro degli Emirati.

I documenti saranno distribuiti nei prossimi mesi, il giusto per continuare a ricattare politici di mezzo mondo. Perchè, se da un lato questa è una ventata di trasparenza, dall’altra sembra un po’ teleguidata per favorire certi affari a discapito di altri.

 

 

 


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