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Oro: una settimana in crescita nella speranza che la FED non aumenti più i tassi

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I prezzi dell’oro si sono consolidati questa settimana dopo il rally innescato dal successo della Federal Reserve nel controllo dell’inflazione, con il metallo prezioso scambiato a 1.956 dollari l’oncia.


L’approccio da falco del presidente Jerome Powell nei confronti dell’inflazione, che comprende 10 rialzi dei tassi d’interesse dallo scorso marzo, ha visto l’inflazione statunitense scendere ad appena il 3%, con un solo altro aumento previsto dalla Fed a settembre.
Nonostante l’impennata dei prezzi dell’oro, gli analisti di mercato avvertono che il miglioramento dei dati economici e la possibilità di un altro aumento dei tassi di interesse potrebbero smorzare lo slancio e far crollare i prezzi.

I mercati dell’oro hanno consolidato il rally dei prezzi di questa settimana, sostenuti dalle crescenti aspettative che la battaglia della Federal Reserve per contenere l’inflazione si stia concludendo con successo. Uno stop dei tassi d’interesse è positivo per gli investimenti in oro

Il metallo prezioso è stato scambiato a 1.956 dollari l’oncia venerdì- dopo aver raggiunto un picco di 1.963 dollari l’oncia nella notte – ed è salito di oltre 20 dollari l’oncia nella sessione di mercoledì.
Il presidente Jerome Powell ha agito da falco nel tentativo di contenere l’inflazione, aumentando i tassi di interesse per 10 volte dallo scorso marzo, attualmente al 5-5,25%.

Tuttavia, i dati incoraggianti sui prezzi al consumo hanno mostrato che l’inflazione negli Stati Uniti è scesa ad appena il 3%, il che significa che ora ci si aspetta solo un altro aumento da parte della Fed a settembre prima che i tassi di interesse raggiungano finalmente il picco. Qualsiasi stretta sui tassi viene a ridurre sia l’attività economica, quindi anche dell’oro per attività industriale o gioielleria, sia toglie risorse alla finanza che, comunque, specula sull’oro. Inoltre se i tassi non si alzano significa che vi è una minore attenzione all’inflazione, quindi i beni reali ne vengono avvantaggiati.

Rupert Rowling, analista di mercato presso Kinesis Money, ha dichiarato: “Il fatto che l’oro sia riuscito a rimanere sopra i 1.900 dollari l’oncia per così tanto tempo prima della sua recente risalita sopra i 1.950 dollari sottolinea la forza del sostegno sottostante a questo bene rifugio con la fiducia del mercato ancora fragile. Ora che la fiducia del mercato sta migliorando e le azioni stanno guadagnando, l’attuale prezzo dell’oro inizia a sembrare insostenibilmente alto”.

 


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