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Ormai i carri Abrahams stanno arrivando in Ucraina. Giungeranno in tempo?

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Al termine di un’importante riunione del venerdì del Defense Contact Group presso la base aerea di Ramstein, in Germania – una coalizione di nazioni che coordina gli armamenti per l’Ucraina – il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin ha annunciato che il Pentagono sta accelerando la consegna degli M1 Abrams a Kiev.

Abbiamo anche accelerato i tempi di consegna degli M1 Abrams per fornire all’Ucraina più capacità corazzate nei prossimi mesi, e gli M1 che gli ucraini useranno per l’addestramento arriveranno qui in Germania nelle prossime settimane“, ha annunciato Austin durante una conferenza stampa.

Questo arriva sulla scia delle notizie diffuse in giornata, secondo cui 31 carri armati Abrams arriveranno presto in Germania, dove si terrà un ulteriore programma di addestramento di 10 settimane per gli operatori ucraini. Questo significa che i carri armati potrebbero finalmente arrivare sul campo di battaglia entro l’autunno, secondo quanto riportato. Ma dato che la Russia ha chiaramente il sopravvento nella città chiave di Donetsk, Bakhmut, come si evolverà la situazione per allora è tutt’altro che certo. Potrebbero arrivare a non fare nulla perché è scuppiata la pace o almeno, il cessate il fuoco.

Austin, nei suoi commenti, ha anche promesso sostegno a Kiev per tutto il tempo in cui l’Ucraina combatterà l’invasione russa, passando in rassegna i principali sistemi d’arma forniti finora da 54 Paesi alleati: un altro importante sviluppo annunciato al termine della riunione del Gruppo di Contatto, la quarta che si è tenuta, è che Germania, Polonia e Ucraina hanno firmato un accordo per creare un centro di riparazione per i carri armati Leopard II utilizzati in Ucraina.

L’Ucraina l’ha chiama una “coalizione di carri armati” che coinvolge le nazioni partner sull’invio dei mezzi corazzati…

Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha spiegato che “tutte le parti hanno concordato le modalità di finanziamento di tale hub, che costa circa 150-200 milioni di euro (384 milioni di dollari) all’anno e potrebbe iniziare ad operare alla fine di maggio”. Intanto però i carri Leopard II eventualmente inviati sono ancora in attesa di entrare in azione nella fantomatica controffensiva di primavera.


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