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OPS: anche Israele lascia Dollaro e Euro e aggiunge lo Yuan alle riserve. L’economia torna “Reale”

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Photo by Cole Keister on Unsplash

 

Qualcosa sta cambiando nell’economia mondiale, e di molto grande, che dovrebbe far pensare i nostri governanti e soprattutto la BCE, ma non lo farà.

La Banca Centrale israeliana cambia il mix  delle proprie riserve. A partire da quest’anno, il mix di valute si espanderà dal trio del dollaro USA, l’euro e la sterlina britannica per includere i dollari canadesi e australiani, nonché lo yen e lo yuan  renminbi. L’aggiunta segnano un cambiamento nelle “linee guida e nella filosofia di investimento complete” della Banca d’Israele, ha affermato in un’intervista il vice governatore Andrew Abir.

A seguito delle discussioni tenute dal comitato monetario lo scorso anno, la sterlina e lo yen rappresenteranno il 5% e le valute di Canada e Australia avranno il 3,5% ciascuna. Secondo il nuovo approccio, la proporzione dello yuan è fissata al 2% per il 2022, secondo il rapporto annuale della banca centrale israeliana pubblicato alla fine del mese scorso.

Per accogliere i cambiamenti, la quota dell’euro scenderà al 20% – la più bassa in almeno un decennio – da poco più del 30%, mentre il dollaro rappresenterà il 61%, in calo dal 66,5%. Il peso della sterlina, al contrario, raddoppierà quasi al 5%, tornando a un livello visto l’ultima volta nel 2011.

L’aumento “drammatico” delle riserve valutarie israeliane ha portato la banca centrale ad allungare il proprio orizzonte di investimento, ha affermato Abir. “Guardiamo alla necessità di guadagnare un ritorno sulle riserve che coprirà i costi della responsabilità”.

In altre parole, Israele sta riducendo la sua esposizione al dollaro e all’euro per aumentare l’esposizione al renminbi. Perché questo accade? Perché nel mondo che si sta profilando ora la finanza passa in secondo piano, mentre le risorse reali, industriali o materie prime, diventano essenziali. Non è più importante il debito o il mercato finanziario, ma lo diventa quanto grano, gas, petrolio, energia, o produzione industriale si ha a disposizione. quindi la Banca centrale israeliana lascia Dollaro e Euro, nonostante Gerusalemme sia alleata di Washington, anche se freddina dopo Trump.

Questo cosa significa, che o l’Euro, o meglio i paesi che lo usano, cambiano strada a 180 gradi, oppure l’Euro è destinato a decadere. Il cambiamento dovrebbe essere una nuova “Politica dell’offerta”, cioè un ritorno alla crescita delle produzione agricola e industriale, cosa che non è possibile con il mostro burocratico e alienante della UE. I politici lo capiranno? No, quindi l’euro è destinato a decadere.

 

 


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