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Nigel Farage: per la corruzione bisogna indagare la Commissione

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Nigel Farage ha chiesto un’indagine sulla Commissione europea mentre lo scandalo della corruzione continua ad affliggere l’organo di governo. Attaulmente lo scandalo ha portato i procuratori belgi ad accusare Eva Kaili e altre tre persone di aver accettato tangenti dal Qatar, ospite della Coppa del Mondo, nel tentativo di influenzare le politiche dell’UE.

La scorsa settimana, Nigel Farage di GB News ha reagito alla notizia degli arresti per corruzione nel Parlamento Europeo dicendo: “So personalmente bene cosa vuol dire, perché per anni io e i miei colleghi siamo stati messi all’inferno dall’Olaf, l’ufficio frodi del Parlamento europeo“. Un ente che si occupa dei regali di bottiglie di champagne, ma ignora completamente la vera corruzione, quella proveniente dai paesi stranieri o dalle ONG.

Ora Nigel ha chiesto un’indagine su “ogni altra parte dell’UE”. Ha dichiarato di non essere rimasto scioccato o sorpreso dalle notizie provenienti da Bruxelles e di aver “visto in prima persona la costante esposizione a lobbisti di ogni tipo”.  “L’unico fatto che mi ha stupito di questa squallida situazione è la pura efficienza e l’astuzia dimostrata dai servizi segreti belgi nello smascherarla“.

Il fatto è che i pezzi grossi dell’UE hanno costruito un corpo di politici e burocrati che costituiscono, di fatto, una classe separata. E nel creare questa élite, i dominatori della UE hanno preso spunto dall’aristocrazia dei burocrati del mondo: i francesi“.

Riflettendo sul suo periodo come europarlamentare e sul futuro del “club di Bruxelles”, Nigel ha affermato che: “in generale segue questa cultura e si prende cura dei suoi. Guai, però, a chi è dissidente. Nel mio caso, ogni immunità che avevo in qualità di europarlamentare non valeva nulla”. “Il mio disprezzo per questo sistema disonesto non conosce limiti. Spero solo che le forze dell’ordine belghe facciano una prossima verifica di altre parti del sistema, in particolare della Commissione europea, il braccio esecutivo dell’UE. Dopo tutto, è lì che si trova il vero potere di legiferare e decidere le politiche”. Un chiaro invito ad esaminare la testa del serpente.

Nel frattempo la presidente del parlamento europeo, Roberta Metsola, ha promesso una stretta sui gruppi informali che girano attorno al parlamento, affermando che non lasccerà che il parlamento sia considerato in vendita. inanto però Pazeri ha parzialmente confessato tirando in ballo di deputato belga Marc Tarabella a cui avrebbe consegnato del denaro contante.


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