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Milan venduto ai cinesi: ora gli antiBerlusconi saranno contenti, post 2011 ben 4 squadre top italiane su 5 son diventate straniere

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Eh sì, forse non ce ne siamo accorti ma 4 top team di calcio italiani su 5 sono ormai diventati stranieri: Milan, Inter, Juventus, Roma sono di proprietà straniera. Anche la Juventus ormai, la proprietà è Exor ossia un ibrido anglo-olandese con il cuore negli States.

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Leggo con incredulità la soddisfazione di una certa Italia nel vedere Berlusconi, l’ultimo proprietario calcistico di successo certamente italiano, cedere il proprio fiore all’occhiello, il Milan. Incredulo perché non capisco come si possa essere felici nel vedere alienare un patrimonio italiano all’estero, davvero non capisco (come quello che si tagliava gli zebedei per fare dispetto alla moglie, vedasi oltre…). O meglio, riesco ad intuire che una certa Italia politicizzata goda nel vedere il proprio avversario di venti anni vicino alla resa, magari gli stessi che godono oggi per la cessione del Milan a maggior ragione godrebbero anche della vendita di Mediaset ai franchi, così – direbbero – abbiamo vinto… [ossia, calcio uguale politica, come ben sintetizzato da La Stampa nell’immagine di presentazione, ndr]

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In realtà costoro – gli stessi che non difendevano il paese dai ridilli di Merkel e Sarkozy – hanno perso e purtroppo assieme a loro perde l’Italia e gli italiani. Si perché il simbolo sportivo è poca cosa rispetto al lavoro, al valore, alla crescita che può portare un’azienda come il Milan o come ad es. Mediaset. Io che non sono né milanista né tanto meno (necessariamente) berlusconiano riconosco senza tema di smentita il grande valore che Silvio Berlusconi ha generato per il paese sia con il Milan che con le TV. E parlo degli stipendi pagati agli impiegati e soprattutto ai managers, dei dividendi, dell’evoluzione del disegno informativo nazionale basato pre-TV private sulla sola TV statale. Sì perché forse non avete notato ma i vertici ed i managers del futuro Milan saranno stranieri. Stessa cosa – a maggior ragione – in una Mediaset francese, gli stipendi elevati sarebbero riservati a franchi nel caso proposto, guardate in edison cosa è successo dopo la conquista di edf.

Non c’è dubbio, la sinistra in Italia ha fatto un disastro: facendo la differenza da quando ha preso il potere con Prodi fino all’epilogo di un’europa a trazione tedesca (fra un paio di anni) l’Italia avrà perso tutte le aziende che creano valore, impiegano, pagano tasse in Italia. L’esempio principe resta Montedison, abbattuta della magistratura almeno nell’atto finale e poi ceduta ai francesi che la smembrarono… Sempre lo stesso schema nelle cessioni che contano, Nuovo Pignone ad esempio, ci provarono nel 2011/2012 anche con Saipem…

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Una certa sinistra è stata criminale guardando a quello che le prossime generazioni si troveranno: senza aziende, chi pagherà le pensioni nazionali se si vendono i gruppi italiani all’estero, con inevitabile ottimizzazione fiscale verso l’estero vista l’insulsamente elevata tassazione italiana?

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Ragioniamo un attimo, facciamo un’astrazione: se le cose continueranno così come stanno andando le aziende italiane delocalizzeranno sempre più o saranno comprate dagli stranieri che sposteranno il management con annessi stipendi all’estero, spostando fuori anche i margini con i meccanismi di transfer price che ben conoscono i gruppi del lusso italiani che ormai pagano tasse sul valore aggiunto all’estero. Dunque, le tasse via via mancanti da chi verranno compensate?

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Risposta: Dalle tasche di quelli che restano, che si vedranno spremere all’inverosimile per tenere su la baracca fatta di stupendi e pensioni dell’amministrazione statale altissimi, ora capite la retorica su un’evasione fiscale diffusa per giustificare la spirale repressiva tassativa là da venire (ormai fusa con quella penale, i giudici hanno stipendi e pensioni da difendere ai massimi livelli tra quelle pagate dallo stato). E questo per combattere un fenomeno ormai residuale, in realtà rappresenta le noccioline a confronto del valore che se ne sta andando via legalmente, con la benedizione dello stato (il caso FCA insegna, fuggita all’estero lasciando in Italia solo attività produttive a basso costo, regolarmente o quasi in perdita o con margini soggetti a tassazione italiana ridotti all’osso – chiaro che ad esempio i rampolli torinesi ex Fiat e i DeBenedetti della situazione godano della vendita milanista, un avversario in meno, più facile far pagare agli italiani le tasse che loro non pagano più in Italia, ndr -).

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(Spiacente, ma l’articolo citato da Google e dalla rassegna stampa è stato rimosso da La Stampa di Torino)

Il finale? La tragedia, dittatura fiscale finalizzata al pagamento del debito, rivoluzioni, sommosse, fin anche una svolta autoritaria vedremo se per uscire dalla repressione o per perpetrarla, tutto già letto nei libri di storia….

Pensate a tutto questo prima di andare allo stadio e rendervi finalmente conto che le bandiere sventolate con scritto forza Milan saranno praticamente solo in cinese…

Mitt Dolcino


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