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Meluzzi: vi porto nella testa dei “Big Pharma”

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Cosa c’è nella testa dell’essere umano quando aderisce sine die a un movimento, a un pensiero, a un’idea senza aver bisogno di troppi ragionamenti logici? Qual è il motivo del loro senso d’appartenenza e della passione con cui si difende una causa contro un gruppo considerato avverso a quest’ultima? Un sociologo risponderebbe a questa domanda parlando di motivi identitari, di bisogno di appartenere al branco, di bias e pregiudizio ideologico che nasconde il bisogno di orientarsi in un mondo sconosciuto.

Uno psichiatra come Alessandro Meluzzi risponde con il totalitarismo e il senso di sicurezza che dà il non-pensare: così, ai tempi del Covid, no-vax e pro-vax asseriscono di essere assolutamente sicuri della causa per cui combattono, senza doversi porre troppe domande per prendere la decisione di vaccinarsi o meno contro il coronavirus, di mettere o no la mascherina, di rispettare o meno il distanziamento sociale. Praticamente gli esseri umani fanno comportamenti autodistruttivi, come gli animali, purché questi siano approvati dal gruppo. Quando una maggioranza si devia, allora i comportamenti dei singoli vengono deviati per seguirli, e  ciò diventa normale. 

Questo spiega anche la deviazione della sinistra, quella che gridava “Vietato vietare”, della “Fantasia al potere”, sono diventati ora gli sgherri del potere dei Big Pharma e delle restrizioni, come un Galli che da giovane faceva il Katanga di estrema sinistra ed ora fa il guardiano delle restrizioni.

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