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Manifestazioni degli agricoltori contro il governo Olandese: trattori in piazza contro una politica miope

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Il governo olandese ha annunciato venerdì un vasto piano per ridurre le emissioni di gas serra legati all’azoto e ai suoi composti in alcune zone del Paese, facendo infuriare gli agricoltori. Le emissioni di azoto dovranno, o meglio dovrebbero,  diminuire fino al 70% in 131 aree chiave – la maggior parte delle quali vicine a riserve naturali e terreni protetti – se i Paesi Bassi vogliono raggiungere i loro obiettivi ambientali nel 2030, ha dichiarato il governo.

“L’obiettivo è una campagna viva con una natura sana”, ha spiegato il Ministro della Natura e dell’Azoto Christianne van der Wal in una dichiarazione. “Per questo motivo è necessaria una transizione radicale ma necessaria delle aree rurali”. “Per gli agricoltori, ciò significa che le emissioni dovranno diminuire del 40%. Ciò significa circa il 30% di bestiame in meno”, ha dichiarato la televisione pubblica NOS. Ovviamente gli agricoltori non l’hanno presa bene, molti di loro dovrebbero fallire, e quindi sono scesi in strada con i loro trattori.

Sono attese altre manifestazioni nei prossimi giorni. I Paesi Bassi sono uno dei maggiori responsabili delle emissioni di gas serra in Europa, in particolare di azoto. Ciò è dovuto in parte al gran numero di mandrie che pascolano nelle sue pianure. Il piccolo Paese di 17,5 milioni di abitanti ha una grande popolazione animale: quasi quattro milioni di bovini, 12 milioni di suini e 100 milioni di polli. I Paesi Bassi sono il secondo esportatore agricolo al mondo dopo gli Stati Uniti.

L’agricoltura è responsabile del 16% delle emissioni di gas serra dei Paesi Bassi, in particolare a causa dei fertilizzanti e del letame. “Ci rendiamo conto che questo avrà un impatto enorme sugli agricoltori”, ha dichiarato venerdì il Primo Ministro Mark Rutte durante la sua conferenza stampa settimanale. “Questo settore cambierà. Purtroppo non abbiamo scelta, dobbiamo ridurre le emissioni di azoto.

Le 12 province del Paese devono ora preparare dei suggerimenti, che presenteranno l’anno prossimo, per ridurre le emissioni dovute al bestiame, all’edilizia e al traffico. Il governo ha stanziato 24,3 miliardi di euro, una parte dei quali sarà utilizzata per fornire assistenza finanziaria agli agricoltori.

La misura appare però, in un’ottica più ampia, insensata e assurda: uno dei motivi della crisi alimentare mondiale è la carenza di composti azotati, nitrati, utilizzati nella concimazione dei terreni. I Paesi Bassi ne producono “Troppi”, ma questi sarebbero utilissimi, anzi necessari, in altri paesi, come, ad esempio, il Brasile o l’India. Questi fertilizzanti li sarebbero utilissimi per mantenere elevata la produzione agricola, ma è più facile vietare in Europa, che pensare a qualcosa di effettivamente utile.


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