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Macron fa retromarcia su tutta la linea: troppo poco, troppo tardi?

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Il governo Macron sta facendo una rapida retromarcia dalle sue misure economiche più contestate. Prima di tutto la nuova Carbon Tax, che avrebbe inciso per 6 centesimi sul gasolio, viene sospesa per 6 mesi, comprese le eliminazioni della agevolazioni alla vendita di gasolio per autotrasporto che avevano sollevato forti opposizioni negli operatori del settore. Una bella marcia indietro che rischia di non essere solo temporanea, ma definitiva.  A suon di proteste il governo ha capito che un piano del genere non può non essere accompagnato da un piano rottamazione che favorisca i meno abbienti nel rinnovo del parco macchine, e su questo punto spingono molti deputati della maggioranza. Purtroppo un piano del genere richiede organizzazione e preparazione, non è una cosa che si improvvisa, sia per le modalità , sia per le coperture, per cui se non verrà raggiunta la cancellazione dell’imposta rschia di diventare permanente.

Perchè anche l’altra misura molto contestata, ed economicamente corrispondente con l’aumento del gasolio, rischia di  saltare. La riduzione dell’imposta patrimoniale ISF, sull ricchezza generale, divnuta IFI, solo sui beni immobili, con una riduzione consistente del gettito, potrebbe essere, rivista. La ISF era stata molto combattuta dagli economisti, che le imputavano effetti distorsivi, ma era anche stato un elemento di giustizia sociale introdotto a Hollande. Macron lo voleva cancellare, ma questa mossa è stata vista come fortemente negativa dai rivoltosi. Tra l’altro la copertura dell’aumento del gasolio pare corrispondesse, più o meno , alla trasformazione da ISF a IFI; rendendo la mossa ancora più antipopolare. Ora per cercare di placare gli animi, è stato annunciato che tutta questa trasformazione sarà riconsiderata agli occhi del gettito fiscale.

Intanto anche per il sondaggio amico Gallup il presidente vede calare fortemente la sua popolarità rispetto al 2017, soprattutto fra le classi più povere e medie. Rimane invariata la stima per lui nel 20% più ricco della popolazione, ed anche questo dice molto lunga su come fosse percepita la politica macroniana.

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