L’UCRAINA MINACCIA DI NAZIONALIZZARE IL PROPRIO COLOSSO BANCARIO. Affidati al FMI e stai sereno…

Notizie dall’Ucraina, e per lo meno non si parla di scontri con i separatisti della parte orientale del paese.

In questo paese dell’est la principale banca privata di chiama “Privatbank” ed è nelle mani del miliardario Ihor Kolomoisky, e raccoglie depositi per 6 miliardi di dollari, pari al 36% di tutti i depositi bancari in Ucraina. Una enormità, praticamente la grafica rappresentazione di ciò che è “Too big to fail”.

Talmente grande che il governo ha annunciato che procederà alla nazionalizzazione della banca se questa, entro fine anno, non rispetterà i coefficienti di capitalizzazione richiesti dalla Banca Centrale Ucraina, su richiesta del Fondo Monetario Internazionale, con un periodo di transizione che dovrebbe partire proprio oggi, il tutto per salvaguardare la stabilità del sistema bancario ucraino.

La banca parla di questioni politiche alla base dell’operazione e ci sono anche dubbi sulla capacità dello stato di avere le liquidità necessarie all’iniezione di capitale richiesta dalla nazionalizzazione. Inoltre l’operazione è stata poco compresa dai clienti e dagli azionisti e pare ci sia una notevole confusione oggi.  Le opposizioni hanno naturalmente attaccato l’operato della banca centrale ucraina, chiedendo le dimissioni del suo governatore.

L’amministratore delegato ha affermato che negli scorsi giorni si è assistito ad un nuovo picco nei prelievi con 2 miliardi di hrvine (76 milioni di dollari) prelevate in un sole giorno, rendendo così necessaria la ricapitalizzazione e la nazionalizzazione che lo stesso amministratore spera avvenga in modo tranquillo

La ricapitalizzazione del sistema creditizio era poi una condizione fondamentale richiesta per il maxi prestito  di 17,5 miliardi da parte del FMI, necessario per salvare lo stato Ucraino.