Locatelli: obblighi eterni, e perché? Non sarà mica che..

Come riporta Repubblica il coordinatore del CTS , Franco Locatelli, vorrebbe che il Green pass e gli obblighi vaccinali non terminassero a Giugno, ma proseguissero oltre il 30 giugno, anche se il vaccino orami è inutile contro le nuove varianti, tra l’altro meno minacciose, e in estate non vi siano mai stati problemi di contagio. Praticamente Locatelli vorrebbe il Green Pass forever, per sempre, per una malattia completamente cambiata. Allora perchè non imporre il Green pass per il raffreddore, l’influenza o la scabbia?

Qualche dubbio ci sorge: da un lato se il CTS fosse dismesso, tutti questi virologi da TV, che ora perfino influenzano governi, tornerebbero a fare il proprio lavoro negli ospedali, o dovrebbero cercarsene uno. Poi non è che c’è una commistione di interessi?

Come riporta Byoblu Locatelli non è estraneo a contatti con le grandi società farmaceutiche. Come mostravano i dati de Il Primato Nazionale il coordinatore del CTS fra il 2016 e il 2020 aveva collaborato con diverse case farmaceutiche, incassando 23 mila euro.

Poco come incassi, per un professionista del settore. Nello stesso tempo però ci sono dei brevetti a suo nome.  Franco Locatelli sarebbe inoltre titolare di almeno tre brevetti che sono stati approvati dall’ente regolatore, United States Patent and Trademark Office (USPTO). In particolare, risalta un brevetto richiesto il 30 agosto 2019 e approvato il 30 gennaio 2020, per una tecnologia che consente terapie attraverso composizioni di cellule dell’immunità innata. Però pare che si sia dimenticato di dichiarare questi  brevetti. Giusto chiedersi come mai questo sarebbe successo? Una dimenticanza? Sono brevetti di nessun valore, oppure sono in sviluppo?

Magari nella prossima conferenza stampa Locatelli, dopo aver chiesto l’esclusione sociale per i No vax e la quinta dose per tutti, sarà così cortese da fornire anche qualche spiegazione…