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L’India limita l’export di riso: rischi per la sicurezza alimentare mondiale

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All’inizio di agosto, gravi ondate di calore hanno devastato i terreni agricoli dell’India, il principale fornitore di riso al mondo, deprimendo la produzione dei raccolti. Oggi l’India ha limitato alcune esportazioni di riso e ha imposto tasse sui flussi rimasti, aggravando un mondo già schiacciato dalla crisi alimentare.

Bloomberg ha riferito che l’India ha imposto un dazio del 20% sulle esportazioni di riso bianco e integrale e ha vietato le spedizioni di riso al verde – il riso parboiled e il riso basmati sono stati esclusi dal dazio all’esportazione e/o dalle restrizioni commerciali. Le nuove restrizioni si applicano a circa il 60% delle esportazioni indiane di riso ed entrano in vigore venerdì.

Il giro di vite sulle esportazioni di cereali è finalizzato a calmierare i prezzi interni dopo che le scarse precipitazioni della stagione dei monsoni hanno limitato le semine. Il Paese rappresenta il 40% delle spedizioni globali di riso e potrebbe scatenare un’altra ondata di inflazione alimentare per i Paesi più poveri che importano il cereale.

Queste gravi interruzioni delle forniture globali, combinate con un livello record di consumi in tutto il mondo, dovrebbero aumentare i prezzi e alimentare ulteriormente l’inflazione alimentare“, ha dichiarato Sabrin Chowdhury, responsabile delle materie prime di Fitch Solutions.

Secondo Chookiat Ophaswongse, presidente onorario dell’Associazione thailandese degli esportatori di riso, “l’imposizione di un prelievo del 20% è un grosso problema… questa mossa causerà un aumento dei prezzi globali del riso“. Anche perché l’India costituisce il 40% del commercio mondiale di riso

Ophaswongse ha detto che i commercianti saranno costretti ad acquistare dai rivali Thailandia e Vietnam, che faticano ad aumentare le spedizioni e faranno salire ulteriormente i prezzi. Le restrizioni all’esportazione dell’India saranno un duro colpo per i Paesi importatori in Asia e Africa che consumano questo cereale.

Il persistere dell’inflazione (soprattutto alimentare ed energetica) potrebbe scatenare ulteriori disordini civili in tutto il mondo nei prossimi mesi. La previsione di un’imminente intensificazione delle turbolenze globali è stata pubblicata in una nuova nota di Verisk Maplecroft, una società di consulenza e intelligence sui rischi con sede nel Regno Unito. Una situazione gravissima che si incrocia con la crisi energetica, creando un mix esplosivo.

 


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