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L’India importa a tutto spiano dalla Russia, ponendo le basi per demolire le sanzioni UE

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Rosneft, il più grande produttore di petrolio in Russia, invierà sette petroliere cariche di greggio questo mese  alla principale raffineria indiana, Indian Oil Corporation, secondo quanto riferito da Reuters. Dall’inizio della guerra russa in Ucraina, l’India, un acquirente di greggio sensibile al prezzo che ha criticato l’OPEC e l’OPEC+ per aver mantenuto i prezzi del petrolio “artificialmente alti” – ha aumentato i suoi acquisti di greggio russo, che arriva con forti sconti. Prima della guerra, le raffinerie indiane acquistavano raramente petrolio dalla Russia su tale scala a causa degli elevati costi di trasporto. Secondo quanto riferito, l’India, il terzo importatore mondiale di petrolio, sta negoziando forti sconti per il petrolio russo che è disposta ad acquistare, chiedendo un prezzo inferiore a $ 70 al barile per compensare i problemi di logistica, finanziamento e sanzioni per l’acquisto di greggio che ora è tossico per gran parte dell’Occidente. Si tratta di uno sconto di oltre il 30% sui prezzi del mercato. Un prezzo che è un’attrattiva troppo forte per Nuova Delhi e le sue raffinerie.

Ora, secondo le fonti di Reuters, Rosneft caricherà sette carichi da 100.000 tonnellate della miscela degli Urali dai porti russi del Mar Baltico nella seconda metà di maggio.

Gli Urali, la miscela di greggio di punta della Russia, era tipicamente venduta in Europa prima della guerra in Ucraina, a causa della vicinanza ai porti russi sul Mar Baltico e sul Mar Nero. Dopo l’invasione dell’Ucraina, tuttavia, i raffinatori e i commercianti occidentali hanno iniziato a evitare il greggio russo e si prevede che continueranno a farlo per anni poiché l’UE sta valutando i dettagli dell’attuazione di un embargo completo su tutte le importazioni di petrolio russo. Inoltre i principali trader internazionali hanno già affermato che nelle prossime settimane avrebbero interrotto o eliminato gradualmente gli acquisti di greggio russo.

L’aumento degli acquisti di greggio russo in India potrebbe rendere più complicato il monitoraggio dell’embargo europeo sul petrolio russo, anzi potrebbe rendere l’embargo stesso completamente inutile, se non per far cumulare grossi utili alle raffinerie extra – europee. All’inizio di questa settimana, l’amministratore delegato della Shell, Ben van Beurden, ha affermato che non c’è modo di tracciare dove sia il petrolio greggio russo o quanto greggio dalla Russia andrà nel mercato dei prodotti raffinati a livello globale. Quindi l’Europa acquisterà a prezzi internazionali il gasolio diesel raffinato in India da petrolio acquistato a prezzi scontati, accumulando enormi utili e un grosso vantaggio strategico rispetto alle raffinerie europee o occidentali.

Come sempre ogni mossa pensata dalla Commissione europea si rivela essere un colossale autogol. Tranne che la missione della UE non sia la distruzione economica completa dei paesi europei.

 


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