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L’ex capo dei servizi francesi: l’immigrazione di massa è una minaccia per la pace

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L’ex capo dei servizi segreti francesi, Pierre Brochard,  ha avvertito che l’immigrazione di massa incontrollata è la maggiore “minaccia per la pace civile” del Paese transalpino. L’esperto ha affermato che l’immigrazione di massa ha prodotto “un impatto trasversale su tutta la nostra vita collettiva, che considero generalmente negativo”.

Pur affermando che l’immigrazione in sé e per sé non è “malvagia”, Brochand ha osservato che “l’immigrazione molto particolare a cui siamo stati sottoposti per 50 anni” ha causato una “terzomondizzazione strisciante della società francese”, nonché “una regressione in settori chiave, come l’istruzione, la produttività, i servizi pubblici, la sicurezza e la civiltà”.

Brochand ha cercato di sfatare l’argomentazione spesso citata, recentemente espressa dal presidente Emmanuel Macron, secondo cui la migrazione di massa è sempre stata la norma.

“Per 1.000 anni, dai Carolingi a Napoleone III, non è successo nulla”, ha detto, aggiungendo che è stato solo negli anni ’70 che hanno iniziato ad affluire nuovi arrivati dal “terzo mondo di società altamente fallimentari”, la maggior parte dei quali musulmani.

Osservando che un’altra ondata è stata causata dalla Primavera araba, Brochand ha detto che oggi in Francia vivono 25 volte più musulmani che negli anni ’60 e che bisogna avere un “cervello da colibrì” per pensare che non si riaccendano antiche rivalità tra cristiani e musulmani.

Brochand ha chiesto che i livelli di immigrazione siano ridotti di almeno dieci volte, che i visti per gli studenti siano ridotti del 300% e che tutti i pagamenti sociali non contributivi agli stranieri siano eliminati.

Secondo Brochand, la Francia deve “uscire dalla camicia di forza e riprendere, dimostrando finalmente la volontà politica, il volante del camion impazzito che si guida da solo da 50 anni”.

Come abbiamo già sottolineato, il più grande autore francese vivente, Michel Houellebecq, afferma che l’Europa sarà “spazzata via” dalla migrazione di massa, aggiungendo di essere “scioccato” dal fatto che la “grande sostituzione” sia trattata come una teoria della cospirazione.

Dopo il raccapricciante omicidio di una dodicenne a Parigi da parte di un migrante algerino che si trovava nel Paese illegalmente, è stato successivamente rivelato che solo lo 0,2% dei migranti algerini illegali viene espulso dalla Francia.

Un sondaggio condotto nell’aprile dello scorso anno ha rivelato che la maggioranza dei cittadini francesi riteneva probabile una qualche forma di “guerra civile” come risultato del fallimento del multiculturalismo e degli attacchi all’identità francese. Nessuno crede più nel sogno della convivenza, se non un pugno di irriducibili di sinistra, o sognatori, o coinvolti con il potere.


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