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L’economia russa cresce al galoppo nel 2022. Il clamoroso effetto contrario delle sanzioni

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Se le sanzioni economiche contro la Russia avevano la finalità di ridurre e far cadere l’economia hanno completamente fallito, anzi, dal punto di vista della posizione economica della Russia a livello internazionale, sono riusciti a farla crescere nelle classifiche globali.

Come presenta in modo chiaro questa infografica basata sull’elaborazione dei dati IMF 2022, con ovviamente delle stime per dicembre, la Russia è passata a livello globale dall’undicesimo al nono posto, superando paesi come Italia e Brasile

La pessima programmazione dei paesi occidentali, in primis dell’Unione europea, ha fatto che che qualsiasi sanzione nei confronti della Russia si sia rivelata solo un taglio sterile, e parziale, dell’export occidentale, mentre l’export di materie prime russe è stato mantenuto attivo sino a praticamente dicembre. Non solo, tutti gli ostacoli posti ai prodotti energetici russi si sono convertiti in forti aumenti dei prezzi, soprattutto del gas naturale, che hanno permesso di far incrementare il valore del saldo positivo della bilancia commerciale russa, pur a fronte di un calo dei volumi esportati, come potete vedere nella successiva immagine

Le dirigenze occidentali si sono comportate come anatre stordite scegliendo soluzioni apparentemente semplici, ma che si sono rivelate controproducenti. La vera sanzione sarebbe stata l’esatto opposto: finanziare prima di tutto le produzioni di gas e petrolio in altri paesi, in modo  da far scendere i prezzi, e quindi, eventualmente e senza sanzioni, tagliare gli acquisti da Mosca. Invece la Von Der Leyen e i suoi accoliti hanno scelto la via più appariscente, più breve e più sbagliata, punendo l’industria europea, ma facendo crescere il PIL russo. Complimenti.

 

 

 

 


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