Le famiglie italiane ? Sempre più povere, eppure vogliono colpire gli immobili

Il sito Idealista ha pubblicato un’interessante analisi comparata della ricchezza delle famiglie di diversi stati. Si tratta di un’insieme di dati molto interessanti perché ci permette di valutare i risultati delle politiche europee. Idealisti ci dice:

Secondo un report pubblicato dall’Istat, alla fine del 2021 la ricchezza netta delle famiglie italiane è risultata pari a 8,6 volte il reddito disponibile, misurato al lordo degli ammortamenti. Il valore si colloca al di sopra di quelli riportati da Germania, Regno Unito e Stati Uniti, ma è inferiore a quanto registrato dalle famiglie canadesi, francesi e spagnole (per la Spagna, l’ultimo dato disponibile è relativo al 2020).

Ecco il relativo grafico

Appare evidente che dal 2012 la crescita della ricchezza delle famiglie italiane non sia più all’altezza degli altri paesi e neppure del Canada e degli Stati Uniti. Il 2012 è l’anno di Mario Monti e dell’IMU, l’imposta che ha duramente colpito il valore degli immobili portando all’indebolimento della ricchezza delle famiglie.

Germania, USA e Canada vedono una crescita della ricchezza delle famiglie superiore. Come mai? Semplicemente perché sono paesi dove i valori immobiliari, uno dei principali elementi della ricchezza delle famiglie, è stata in crescita. Magari anche eccessiva, ma presente. Al contrario la tassazione degli immobili, voluta dal governo Monti e mai eccessivamente corretto, ha ridotto il valore degli immobili in Italia, il tutto aiutato anche da un andamento demografico sicuramente non positivo.

Ora la nuova normativa europea sull’efficientemento energetico, che imporrà spese notevoli a carico dei proprietari di immobili, rischia di dare un ulteriore colpo al valore degli immobili e quindi alla ricchezza delle famiglie. Alla fine l’operazione della UE si concluderà solo con un peggioramento della situazione patrimoniale dei nostri nuclei famigliari. Ci impoveriremo e il tutto per la volontà della UE.