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L’assordante silenzio dei media sull’insegnante che si è dato fuoco.

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Ha tentato di togliersi la vita dandosi fuoco. Quel gesto disperato era un messaggio, lancinante, di cui tutti oggi stanno evitando di parlare. Perchè non ci sono conferme, non ci sono nomi, non ci sono riscontri. Oppure ci sono eccome, ma non si possono divulgare. Lo stamp contenuto in questo articolo, apparso ieri sul profilo della UIL Scuola Monza Brianza è stato prontamente rimosso. Però se anche non fosse per questo, non possiamo ignorare la disperazione che stanno vivendo milioni di italiani, stretti dalle difficoltà economiche che non sono ridotte ai trionfalistici annunci dei giornali e a una tangibile crisi di libertà e di identità che percorre tutto il paese e che i media cercano di nascondere, scopandola sotto il tappeto delle loro inesistenti coscienze. Se invece una notizia del genere fosse confermata, se davvero il suicidio fosse stato dettato dalla disperazione di un insegnante che ha perso il lavoro a causa di normative inutili, paradossali, assurde, anticostituzionali, i bravi cittadini invece che subire passivamente i deliri di un ministro sulle soglie della sociopatia, potrebbero iniziare ad incazzarsi.

Quindi ci resta in mano solo un pugno di ipotesi, magari contestabili, magari “senza correlazione”. Ma come si è suicidato lui, lo vogliamo fare anche noi, quasi unici sul panorama dei pennivendoli, ricordando quest’uomo, che ha tentato di morire il giorno in cui entra in vigore l’ennesima stretta alle nostre libertà.

E lo ringraziamo per quel messaggio e quelle immagini atroci, che nessuno potrà dimenticare o ignorare, da ora. Che ha voluto che vedessimo. Che ha fatto capire a tutti a cosa può portare la disperazione, la solitudine e il caos in cui stanno abbandonando i cittadini. L’idiozia cieca ed ottusa di chi ci governa. L’ineguatezza e la mancanza di empatia di gente che scrive leggi al limite dell’analfabetismo.

Grazie.

https://twitter.com/fratotolo2/status/1488457642775396353/photo/1


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