“L’amico” Biden intanto conferma i dazi alla UE, e viceversa

Biden è stato descritto come “L’amico dell’Europa”, come una nuova era dopo la presidenza del “Pazzo” Trump che aveva imposto i dazi all’alleata Unione Europea per la vicenda degli aiuti di stato ad Airbus.  Cosa fa il nuovo presidente ? Conferma i dazi ad Airbus. Allora Biden, alla fine, non è poi così diverso da trump.

Ricordiamo la Vicenda. gli USA avevano imposto dazi per 4 miliardi di sanzione alle esportazioni europee negli USA , fra cui anche prodotti agroalimentari italiani, per  gli aiuti definiti illegittimi dal WTO, da parte della Commissione ad Airbus. Una sanzione  è stata decisa dal WTO a favore della UE contro gli USA, per gli aiuti di stato concessi a Boeing, ma di misure inferiore rispetto a quella decisa a favore degli Stati Uniti, cioè 3,99 milirdi contro 8,5 miliardi complessivi.

Quindi la  bontà di Biden si viene a fermare esattamente dove si fermava quella di Trump: alla tutela dell’interesse USA: Del resto uno dei primi atti del neopresidente è stata proprio un atto non casualmente chiamato “Buy American”,  compra americano. Alla fine la tutela del sistema economico interno tende a superare i limiti di carattere ideologico o politico.

Cosa farà la UE ? Valdis Dombrovskis, commissario UE anche al commercio,  appoggiato da Macron , sta cercando di arrivare a una soluzione attraverso una trattativa, mediata, ma questo rivela tutta la debolezza  dell’Unione: con un surplus commerciale enorme e crescente non si può fare una guerra commerciale, perchè questa sarebbe immediatamente perdente.

A questo punto sia Boeing sia Airbus vorrebbero che i rispettivi governi raggiungessero un accordo che ponesse fine alla scontro. Non conviene nessuno un guerra commerciale, ma a pagare il costo maggiore sarà la UE. Quando si sceglie di crescere solo con il surplus commerciale e non con la domanda Interna, si diventa dipendenti, anche politicamente, dagli altri.