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La Spagna vuole imporre una tassa del 100% sugli immobili acquistati extra UE

Il governo spagnolo Sanchez, socialista, vorrebbe imporre una tassazione del 100% sugli immobili venduti a extracomunitari in Spagna. Una misura discriminatoria e poco utile

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La Spagna sta progettando di imporre una tassa del 100% sugli immobili per gli acquirenti provenienti da Paesi non appartenenti all’Unione Europea, come il Regno Unito, nel tentativo di migliorare l’accessibilità alle abitazioni scoraggiando gli acquisti dall’estero. Anzi sembra una misua puntata direttamente contro i sudditi britannici, che da sempre amano la penisola iberica per le vacanze.

Il primo ministro Pedro Sánchez ha annunciato il piano per la tassa punitiva sugli immobili, che si applicherebbe ai cittadini extracomunitari non residenti nel blocco, come parte di una serie di misure volte ad affrontare una “grave” crisi abitativa.

La Spagna è uno dei tanti Paesi europei in cui cresce la rabbia dell’opinione pubblica per la difficoltà di trovare alloggi a prezzi accessibili da acquistare o affittare, a causa dell’impennata dei prezzi degli immobili e del ritardo delle nuove costruzioni rispetto alla domanda. In realtà si tratta, come in Italia, in buona parte di una distorsione della comunicazione e un calo della capacità d’acquisto. In realtà i prezzi sono ancora lontani dai massimi ante crisi finanziaria:

Come il solito questo tipo di misure viene condito da un po’ di demogogia: “L’Occidente si trova di fronte a una sfida decisiva: non diventare una società divisa in due classi, i ricchi proprietari e i poveri affittuari”, ha dichiarato Sánchez presentando una serie di 12 misure.

La Spagna è da tempo una destinazione popolare per gli acquirenti di case per le vacanze e per le persone che cercano di trasferirsi in modo permanente in un clima più soleggiato, che hanno contribuito a far salire i valori degli immobili in modo costante per molti anni. Gli spagnoli ne hanno approfittato costruendo a più non posso. Ci sono stati anni in cui si costruiva più in spagna che nel resto della UE messo assieme…

Le proposte del governo arrivano mentre i prezzi in località che vanno da Madrid a Maiorca sono incrementati da una nuova ondata di stranieri benestanti provenienti da Stati Uniti, Messico e Venezuela. Questi si aggiungono ai britannici, che sono i pilastri del mercato immobiliare in alcune zone della costa meridionale e che non sono più cittadini dell’UE.

Il governo socialista di Sánchez ha dichiarato che “limiterà” gli acquisti di immobili da parte di cittadini extracomunitari che non vivono nel blocco, imponendo loro di pagare un’imposta “fino al 100% del valore dell’immobile”. Una soluzione che accontenta demagogia e cassa.

Appartamenti per le vacanze in Spagna

Le tasse ci sono già

Gli acquirenti di immobili in Spagna sono potenzialmente soggetti a diverse imposte, a seconda che acquistino una casa di nuova costruzione o una già esistente.

Le aliquote variano a seconda della regione, ma a titolo indicativo gli agenti immobiliari affermano che il conto totale delle tasse può essere compreso tra il 7 e il 12% del valore dell’immobile. Sánchez non ha specificato a quale imposta si riferisse.

Il primo ministro ha dichiarato che i residenti extracomunitari acquistano 27.000 case all’anno in Spagna, aggiungendo che si tratta “principalmente di speculazioni”. In realtà le transazioni immobiliari in Spagna, nel 2022, sono state 326.000, per cui le vendite agli extracomunitari, tutti, sono state l’otto per cento circa del totale.  Gli immobili sono calcolati  essere 26 milioni per cui si tratta di una goccia nel mare.

Nel terzo trimestre del 2024, i non spagnoli, compresi i cittadini dell’UE, hanno acquistato 24.700 proprietà in Spagna, pari al 15% di tutti gli acquisti immobiliari nel Paese.

Il gruppo più numeroso di acquirenti non spagnoli è stato quello dei britannici, che hanno rappresentato l’8,5% di tutte le transazioni estere. Seguono i tedeschi, i marocchini, i polacchi e gli italiani, secondo i dati dell’Associazione spagnola dei conservatori, ma polacchi italiani e tedeschi sono comunitari.

Tra l’altro quale sarebbe il trattamento per gli immobili venduti a società immobiliari con sede in un paese comunitario, ma con quote in capi a un cittadino extracomunitario?

Sottolineando la portata continentale del problema immobiliare, Sánchez ha affermato che i prezzi delle case in Europa sono aumentati del 48% nell’ultimo decennio, quasi il doppio dell’aumento del reddito delle famiglie nello stesso periodo, però questo è accaduto perché il punto di partenza del  decennio corrisponde con il minimo del 2014. Se il punto di partenza fosse stato il 2004, il valore degli immobili si sarebbe dimezzato. Come il benessere degli spagnoli nella UE.


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