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La Spagna incrementa la capacità di accoglienza del GNL, ma si prende pure quello russo…

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L’operatore spagnolo di reti di gas naturale Enagas ha dichiarato che il volume delle navi di gas naturale liquefatto (GNL) caricate in Spagna e dirette in Europa è raddoppiato nel 2022, rispetto all’anno precedente, con un totale di 250 navi che hanno caricato GNL in Spagna.

Secondo l’amministratore delegato di Enagas, Arturo Gonzalo Aizpiri, “i nostri impianti stanno contribuendo in modo molto significativo alla sicurezza energetica di altre nazioni e, a partire dall’impianto di Barcellona, soprattutto per l’Italia”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Enagas Arturo Aizpiri ai giornalisti, come citato da Reuters.

L’annuncio è stato fatto giovedì in occasione dell’inaugurazione di una nuova piattaforma presso l’impianto di rigassificazione portuale di Barcellona di Enegas, che dovrebbe portare a un ulteriore aumento del traffico di GNL verso l’Europa.

La Spagna dispone di sei terminali di GNL per rifornire l’Europa, mentre un settimo diventerà operativo nel giro di poche settimane.

Mentre i carichi di GNL in Europa sono aumentati nel 2022, le origini di parte del gas naturale rimangono un problema per l’Europa.

Mentre la Germania sta cercando di limitare le importazioni di GNL russo, i media spagnoli riportano che mentre i carichi in Spagna sono raddoppiati rispetto all’anno precedente, il Paese ha aumentato le importazioni di GNL russo del 45% per compensare le carenze di gas naturale dall’Algeria dovute alla chiusura del gasdotto Maghreb-Europa nell’autunno del 2021.

Secondo El Periódico de la Energía, citato da fonti giornalistiche spagnole, a partire dal dicembre 2022, la quota di fornitura di gas naturale dell’Algeria alla Spagna è scesa dal 42,7% al 23,8% e il GNL statunitense e russo ha colmato questo gap. Mentre la quota statunitense è stata più alta, la Russia rappresenta ora il quarto fornitore della Spagna.

La Reuters ha riportato all’inizio di questa settimana che i dati di Refinitiv Eikon mostrano che la Russia fornirà all’Europa circa 17 milioni di tonnellate di GNL nel 2022, con un aumento del 20% rispetto all’anno precedente, che rappresenta una parziale compensazione del calo delle importazioni di gas russo via tubo.

L’annuncio di Enagas arriva anche un giorno dopo che l’autorità di regolamentazione dell’energia dell’Unione Europea (ACER) ha lanciato la sua prima valutazione dei prezzi del GNL in vista del previsto meccanismo di correzione del mercato del gas dell’UE, che includerà un tetto ai prezzi. Mercoledì l’ACER ha pubblicato il suo primo prezzo di riferimento giornaliero MCM. L’MCM sarà lanciato il 15 febbraio e sarà utilizzato per determinare se è necessario un tetto massimo di prezzo per il GNL russo.


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