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La sentenza di Karlsruhe secondo il Frankfurter Allgemeiner Zeitung

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La fine di una UE lontana e autocratica

UN COMMENTO DI REINHARD MÜLLER AGGIORNATO IL 05.05.2020-13:48
La Germania ha aderito a un’Unione Europea in cui gli Stati membri sono i padroni dei trattati – e ogni cittadino ha il diritto di aspettarsi che le istituzioni dell’UE si attengano alle regole concordate.

Deutschland ist einer EU beigetreten, in der die Mitgliedstaaten die Herren der Verträge sind – und jeder Bürger einen Anspruch darauf hat, dass EU-Organe sich im Rahmen der gemeinsam vereinbarten Regeln halten.

La sentenza di Karlsruhe sugli acquisti della Banca Centrale europea di obbligazioni non è una rottura – ma un segno di maggiore democrazia e di stato di diritto.

Questo non era mai successo prima nella storia dell’Unione Europea. Un paese si rifiuta di conformarsi. La più alta Corte di uno Stato membro definisce una sentenza della Corte di giustizia europea “semplicemente incomprensibile” – illegale, perché emessa al di fuori del quadro dei Trattati, per così dire. Dopo numerose decisioni del tipo “sì, ma…”, in cui è stata richiamata la legittimità democratica dell’Ue, questo è ora un “no” chiaro e netto.

Ma non è una rottura con la precedente linea della Corte costituzionale federale. Karlsruhe si sarebbe resa ridicola se avesse minacciato di farlo di nuovo, ma non lo avesse fatto seriamente. E non dovrebbe nemmeno essere una rottura con l’UE. Se la BCE si comporterà in conformità con i Trattati, nulla cambierà. La Germania ha aderito a un’Unione europea in cui gli Stati membri sono i padroni dei Trattati – e ogni cittadino ha il diritto di aspettarsi che le istituzioni dell’Unione europea si attengano alle regole stabilite di comune accordo.

L’insistenza su questa forma di legittimazione democratica dell’UE, i paletti e le istruzioni di Karlsruhe hanno già più volte sconvolto il governo federale e il Bundestag. Si può e si deve discutere del ruolo della Corte costituzionale federale. Tuttavia, essa ha – con le competenze stabilite dalla Legge Fondamentale – plasmato questo paese e, in una certa misura, questa UE. L’autoreferenzialità senza controllo non ha posto in uno Stato democratico, ma neanche in una tale associazione di Stati.

Ecco perché la sentenza di Karlsruhe è così importante in un momento in cui l’UE è colpita da forti forze centrifughe. Finché non ci sarà un mandato per un’Unione del debito, la BCE non potrà crearne una. Anche la Corte di giustizia europea, che a volte tratta Karlsruhe come un tribunale locale, dovrebbe ammetterlo.

L’Europa è tenuta insieme anche dalle narrazioni. Ma l’UE come unione di Stati è vincolata dal principio della democrazia, ed è una comunità di diritto. Questo messaggio deve essere inviato – soprattutto all’Europa dell’Est. Questa non è la fine dell’UE, ma si spera la fine della sua forma distante e autocratica.

Richard Muller, tradotto grazie all’aiuto di deepl.com


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